(Adnkronos) – Crescono i timori per la sicurezza della più grande centrale nucleare d’Europa nella regione di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, mentre le truppe russe hanno intensificato le offensive sia nell’Ucraina meridionale che in quella orientale. “Questa notte circa 60 razzi di tipo ‘Grad’ sono caduti sugli insediamenti costieri tra Nikopol e Zaporizhzhia, 40 dei quali sul villaggio di Marhanets”, sulla sponda nord del fiume Dnipro, a soli 10 km dalla centrale nucleare, ha reso noto su Telegram Yevhen Yevtushenko, il capo dell’amministrazione militare del distretto della vicina Nikopol.
Il rischio di incendio e fuoriuscita radioattiva dovuto al bombardamento della struttura occupata dai russi è stato oggetto di crescente preoccupazione internazionale. “La centrale nucleare di Zaporizhzhia sta operando a rischio di violazione degli standard di radiazioni e protezione antincendio”, ha detto l’agenzia nucleare statale ucraina Enerhoatom, aggiungendo che rimane “un rischio di fuoriuscita di idrogeno e di dispersione di particelle radioattive”.
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha ribadito la sua richiesta di poter inviare una squadra alla centrale, mentre il capo degli affari esteri dell’UE Josep Borrell ha affermato che l’Ue condanna “le attività militari della Russia intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”, definendo le azioni di Mosca una “grave e irresponsabile violazione delle norme di sicurezza nucleare”.