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Ucraina, petizione delle madri russe contro la guerra

(Adnkronos) - Un gruppo di madri di soldati russi ha chiesto il ritiro delle truppe di Mosca dall'Ucraina, lanciando una petizione online. La campagna, organizzata dal gruppo di resistenza femminista russa contro la guerra, è stata lanciata in occasione della festa della mamma in Russia. La petizione è pubblicata su Change.org ed è indirizzata ai…

(Adnkronos) – Un gruppo di madri di soldati russi ha chiesto il ritiro delle truppe di Mosca dall’Ucraina, lanciando una petizione online. La campagna, organizzata dal gruppo di resistenza femminista russa contro la guerra, è stata lanciata in occasione della festa della mamma in Russia. La petizione è pubblicata su Change.org ed è indirizzata ai parlamentari delle commissioni competenti della Duma di Stato e del Consiglio della Federazione. “Da nove mesi va avanti la cosiddetta ‘operazione militare speciale’, che porta distruzione, dolore, sangue e lacrime”, si legge nella petizione. “Tutto ciò che accade in Ucraina e in Russia preoccupa i nostri cuori. Indipendentemente da quale nazionalità, religione o stato sociale siamo, noi – le madri della Russia – unite da un desiderio: vivere in pace e armonia, crescere i nostri figli in un ambiente pacifico e non aver paura per il loro futuro”. 

“In molte regioni – si legge nell’appello – le famiglie dei mobilitati hanno dovuto provvedere autonomamente alla raccolta dell’equipaggiamento per i propri uomini da mandare a morire, comprando tutto a proprie spese, anche i giubbotti antiproiettile. Chi provvederà alle famiglie che hanno perso i loro capifamiglia Conosciamo la risposta – tutte queste difficoltà saranno un peso aggiuntivo sulle spalle già sovraccariche delle madri!”. La petizione descrive le madri dei coscritti e dei soldati mobilitati come “costrette a bussare in modo umiliante alle amministrazioni cittadine”, cercando di riportare a casa i loro uomini. Organizzano picchetti, scrivono appelli collettivi, depositano petizioni, ma “nessuno li ascolta. Siamo contrari alla partecipazione dei nostri figli, fratelli, mariti, padri in questo. Il vostro dovere è proteggere i diritti e le libertà delle madri e dei bambini, non dovreste chiudere gli occhi davanti a tutto questo”. 

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