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Ucraina, Blinken minaccia Cina: “Possibili sanzioni se dà aiuto militare a Russia”

(Adnkronos) - "L'assistenza militare della Cina" alla Russia "comporterebbe conseguenze, comprese sanzioni". Così il segretario di Stato americano, Antony Blinken, nel corso di un punto stampa a Nuova Delhi. "Gli Stati Uniti hanno detto alla Cina che l'assistenza militare di Pechino a Mosca sarebbe un problema serio per le relazioni bilaterali", ha aggiunto. Blinken oggi ha…

(Adnkronos) – “L’assistenza militare della Cina” alla Russia “comporterebbe conseguenze, comprese sanzioni”. Così il segretario di Stato americano, Antony Blinken, nel corso di un punto stampa a Nuova Delhi. “Gli Stati Uniti hanno detto alla Cina che l’assistenza militare di Pechino a Mosca sarebbe un problema serio per le relazioni bilaterali”, ha aggiunto. 

Blinken oggi ha avuto ha avuto un breve colloquio con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a margine della riunione del G20 in India. Si tratta del primo incontro faccia a faccia tra i due da quando la Russia ha iniziato la sua invasione dell’Ucraina più di un anno fa. 

Nel corso del colloquio, secondo il funzionario, Blinken ha ribadito a Lavrov che gli Stati Uniti continueranno a sostenere l’Ucraina nella sua difesa contro la Russia “per tutto il tempo necessario”. Il segretario di Stato ha quindi invitato Mosca a riprendere la sua partecipazione al trattato sul controllo degli armamenti nucleari New Start e ha chiesto il rilascio del cittadino americano Paul Whelan. 

Gli Stati Uniti “hanno avanzato una proposta seria” a Mosca riguardo l’ex marine americano Paul Whelan, in carcere in Russia dal 2018 con l’accusa di spionaggio, ha dichiarato Blinken. “Ho anche sollevato la detenzione ingiusta di Paul Whelan come ho fatto in molte occasioni precedenti. Gli Stati Uniti hanno avanzato una proposta seria. Mosca dovrebbe accettarla. Siamo determinati a riportare a casa Paul e ogni altro cittadino americano ingiustamente detenuto in giro per il mondo”, ha detto il segretario di Stato Usa. 

Inoltre, “ho chiesto alla Russia di revocare l’irresponsabile decisione e tornare ad applicare il New Start che impone limiti verificabili agli arsenali nucleari di Stati Uniti e Russia”. “L’applicazione reciproca è interesse di entrambi i nostri Paesi, ed è anche quello che le popolazioni del mondo si aspettano da noi come potenze nucleari”, ha aggiunto Blinken. 

Al ministro degli Esteri russo, Blinken ha ribadito che Washington è pronta a dialogare con Mosca su questioni di controllo strategico delle armi nucleare “a prescindere di quello che succede nel mondo e nelle nostre relazioni”, ricordando come Usa ed allora Unione Sovietico negoziarono su questo durante la Guerra Fredda. 

Durante una riunione dei ministri degli Esteri del G20, Blinken ha inoltre lanciato un appello alla Russia affinché accetti di prorogare l’accordo sulle esportazioni di grano ucraino, che scade il 18 marzo. 

“È imperativo che il G20 si esprima a favore dell’estensione e dell’espansione dell’Iniziativa sui cereali del Mar Nero al fine di rafforzare la sicurezza alimentare dei più vulnerabili”, ha affermato Blinken nel corso della riunione. “La Russia ha deliberatamente e sistematicamente rallentato il ritmo delle ispezioni” alle navi in partenza, ha aggiunto il segretario di Stato, sostenendo che ciò ha ostacolato le partenze dai porti. 

Dal canto suo, il capo della diplomazia russa Lavrov ha accusato l’Occidente di “seppellire spudoratamente l’accordo” sulle esportazioni di grano dall’Ucraina mediato dall’Onu e dalla Turchia. 

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