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Turista accoltellata a Roma, il clochard: “Non sono stato io”

(Adnkronos) - Milano, 4 gen (Adnkronos) (Afe/Adnkronos)  "Il mio assistito ha risposto alle domande e si dichiara estraneo ai fatti, sostiene di non essere neanche transitato a Roma Termini il 31 dicembre perché non aveva nessuna necessità". Lo riferisce Francesca Rena, avvocato d’ufficio di Aleksander Mateusz Chomiak, il 25enne polacco arrestato ieri a Milano, quando…

(Adnkronos) – Milano, 4 gen (Adnkronos) (Afe/Adnkronos)
 

“Il mio assistito ha risposto alle domande e si dichiara estraneo ai fatti, sostiene di non essere neanche transitato a Roma Termini il 31 dicembre perché non aveva nessuna necessità”. Lo riferisce Francesca Rena, avvocato d’ufficio di Aleksander Mateusz Chomiak, il 25enne polacco arrestato ieri a Milano, quando è stato riconosciuto da una coppia di carabinieri fuori servizio. Il 25enne era ricercato da sabato sera, quando ha accoltellato una turista israeliana all’interno della stazione capitolina. 

“Non si è riconosciuto in quelle immagini”, ha quindi spiegato l’avvocato, in riferimento alle immagini dell’aggressione immortalate da alcune telecamere. L’uomo – nell’interrogatorio davanti al gip durato circa un’ora – nega le accuse. Il giovane resta in carcere. 

L’uomo, fermato ieri in stazione a Milano, non aveva più con sé la busta blu che appariva nelle immagini delle telecamere della stazione Termini ma un sacchetto di plastica della spesa con generi alimentari. 

“TRADITO DAL CAPPELLO E DALLE SCARPE ROSSE”- Lo ha riconosciuto dal volto ma sono stati il cappello con la visiera e le scarpe rosse a togliergli qualsiasi dubbio. È quanto ha spiegato il vicebrigadiere dei carabinieri del Nucleo radiomobile di Milano che ieri ha bloccato il giovane polacco. Quando il militare, libero dal servizio, che era appena salito sul treno per Brescia ha visto il giovane seduto nel vagone, ha chiesto alla moglie, un appuntato dei Carabinieri, di andare a chiamare rinforzi. Il giovane a quel punto deve essersi accorto di essere osservato ed è sceso dal treno. Il militare lo ha allora seguito e bloccato con l’aiuto della Polfer presente in stazione. Poi il vicebrigadiere ha mostrato al fermato una delle foto pubblicate online sul cellulare e gli ha chiesto ”sei tu?”. Il giovane ha annuito senza opporre resistenza. 

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