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Turismo, Ciarrocca (Adsi): “Governo valorizzi dimore storiche, maggiore museo diffuso d’Italia”

(Adnkronos) - "Alcune cose per valorizzare il patrimonio culturale privato sono state fatte e per questo un ringraziamento particolare va al Ministro Gennaro Sangiuliano e all'onorevole Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera. Mi riferisco al Fondo per la cultura italiana previsto con l'ultima legge di bilancio. Tuttavia questo deve rappresentare solo un primo…

(Adnkronos) – “Alcune cose per valorizzare il patrimonio culturale privato sono state fatte e per questo un ringraziamento particolare va al Ministro Gennaro Sangiuliano e all’onorevole Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera. Mi riferisco al Fondo per la cultura italiana previsto con l’ultima legge di bilancio. Tuttavia questo deve rappresentare solo un primo passo, oltre alle necessarie detrazioni fiscali consentite sembra solo per le spese mediche e non per quelle culturali, per la reale valorizzazione di un patrimonio unico che può essere il perno dello sviluppo sostenibile dell’Italia nel medio e nel lungo periodo”. Così Giovanni Ciarrocca, segretario generale Associazione dimore storiche italiane (Adsi), intervenendo agli Stati generali delle cultura nazionale a Roma, presso l’hotel Quirinale. 

“Non fateci mancare il vostro supporto e la vostra vicinanza”, dice Ciarrocca sollecitando l’interesse dell’Esecutivo nei confronti dell’Adsi, “l’unica industria che può vantare uno stabilimento culturale in ogni Comune” e delle dimore storiche “un patrimonio che conta ad oggi oltre 37mila immobili, il più grande museo diffuso d’Italia”, rappresentativo del “2 per mille dell’intero patrimonio nazionale immobiliare che ammonta a 75 milioni di fabbricati”. Si tratta di un patrimonio, racconta, “collocato per lo più nelle aree interne, il 54% nei comuni sotto i 20 mila abitanti e di queste il 28% sotto i 5 mila e l’11% sotto i 2 mila”, che quindi “se valorizzato – conclude – può rappresentare il principale vettore di sviluppo sostenibile delle aree interne del Paese, contribuendo a decongestionare i flussi delle città d’arte, ormai sature, che spesso sperimentano uno spopolamento degli stessi abitanti dal centro”. 

 

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