(Adnkronos) – La giornata del 28 settembre ha aperto la rassegna napoletana di ‘In Viaggio con la Banca d’Italia’, con l’Open Day presso la Sede della Banca d’Italia di Napoli
Alle ore 11 si è tenuto anche l’incontro ‘Tu e l’economia – Orientarsi per scegliere meglio’, un momento per presentare come l’impegno della Banca d’Italia nella diffusione e nell’accrescimento della cultura finanziaria dei cittadini si stia realizzando in un percorso concreto.
I lavori sono stati aperti da Paola Ansuini, Direttore della Comunicazione nel Dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria della Banca d’Italia, che ha introdotto ‘Tu e l’economia’, il percorso di educazione finanziaria dedicato agli adulti più vulnerabili : gli anziani, le persone poco istruite, i migranti . Un percorso proposto alle associazioni attive soprattutto nel terzo settore .
Per Raffaella Di Donato, Vice Direttrice della Sede di Napoli della Banca d’Italia, questa è forse la città in cui l’iniziativa presentata oggi, ha un significato forte: le associazioni del terzo settore s’impegnano quotidianamente per contrastare emarginazioni e povertà di ogni tipo. E creare un legame duraturo e proficuo con le associazioni è fondamentale, ha sottolineato. A Napoli c’è un’emergenza sociale, educativa e di educazione alla legalità, per combattere i motivi di esclusione dei soggetti emarginati.
Marilisa Guida, del Servizio Educazione finanziaria della Banca d’Italia, ha individuato ‘l’identikit’ di chi potrebbe essere coinvolto da ‘Tu e L’Economia’: le persone più fragili sono quelle che vivono questo analfabetismo finanziario, che sono gli anziani, le donne, le persone meno istruite, le persone che vivono al Sud e i migranti. ‘Tu e L’Economia’ può aiutare a superare le disuguaglianze e a creare inclusione economica e sociale.
A presentare concretamente il percorso di educazione finanziaria sono stati Lucia Sironi ed Emanuele D’Onofrio del Servizio Educazione finanziaria della Banca d’Italia, che hanno sottolineato la portata innovativa di ‘Tu e L’Economia’, che utilizza strumenti agili come la app sviluppata per il progetto, il fascicolo dedicato allo studente e il manuale pensato per i formatori. I temi al centro del progetto formativo sono dodici, tra i quali: gli strumenti di pagamento e il conto corrente, la gestione del risparmio, i prestiti.
Luca Trapanese, Assessore al Welfare e Pari Opportunità del Comune di Napoli, ha sottolineato come a volte l’istituzione si trovi inadeguata e la tutela delle categorie più fragili nasca dal terzo settore, che negli anni ha garantito anche servizi che le amministrazioni non sono riusciti a garantire. Il terzo settore si è più orientato verso il welfare ma non molto spesso verso la tutela economico-finanziaria.
Elena de Filippo, Docente di Sociologia delle Migrazioni presso l’Università di Napoli Federico II, ha fornito due fatti: le migrazioni sono un fenomeno strutturale e non si possono leggere le migrazioni se non si parte dalla complessità che il fenomeno porta con sé. De Filippo ha anche dato i numeri del fenomeno: ci sono 58.000 stranieri che si sono integrati nella città di Napoli e sono diventati stanziali, in prevalenza di origine asiatica o est europea.
Marilisa Guida, del Servizio Educazione finanziaria della Banca d’Italia, ha sottolineato infine la necessità di fare squadra con le realtà impegnate nel sociale sul territorio, offrendo le proprie competenze e la propria esperienza in questo campo. La novità è che la Banca d’Italia formerà i formatori, dei veri e propri ambasciatori che, designati dalle associazioni interessate, potranno essere formati dagli esperti della Banca d’Italia per arrivare in modo capillare alle fasce di popolazione che ne hanno più bisogno.
Le associazioni presenti in sala, tra cui rappresentanti dei Cpia e di alcune cooperative sociali e culturali, hanno accolto con entusiasmo la proposta formativa presentata dalla Banca d’Italia, manifestando il proprio interesse ad attivare concretamente il percorso sul territorio secondo i diversi ambiti di lavoro.