(Adnkronos) – Garantire un lavoro migliore, in termini contrattuali, di sicurezza, di aggiornamento professionale, a coloro che già sono professionisti del settore; incrementare l’occupazione, l’occupabilità e l’attrattività del settore per coloro che vorranno entrarci; azzerare definitivamente i divari di accessibilità e di connettività ancora esistenti tra le diverse aree del Paese; completare i corridoi ed i nodi trasportistici con le opere mancanti o bloccate; risolvere i problemi della mobilità urbana sia lato passeggeri che merci; affrontare la crisi energetica e l’aumento del prezzo delle commodities per realizzare gli investimenti del Pnrr e del Piano complementare e per non compromettere la stabilità economica finanziaria delle imprese di trasporto; creare un ecosistema di imprese di trasporto, a servizio della seconda manifattura d’Europa, e di imprese di costruzioni nazionali in grado di essere competitivo in primis sul mercato nazionale e successivamente anche sul mercato internazionale. Sono queste alcune delle priorità di Fast – Confsal contenute nel 2° rapporto di avanzamento che è stato presentato in occasione del convegno ‘Italia velocemente connessa’.
Ma non solo. Tra le altre priorità individuate da Fast – Confsal nel rapporto c’è anche la necessità di “concentrare i nuovi incentivi e sussidi pubblici verso quelle imprese che puntano su innovazione e digitalizzazione; supportare la transizione energetica ed il greening del trasporto in maniera intelligente e non dogmatica, semplificare al contempo gli incentivi già in Fast-Confsal ha elaborato delle misure di risposta, sia con impatto economico (ad esempio le grandi infrastrutture ferroviarie e intermodali per il Sud Italia, l’incremento degli incentivi per il rinnovo delle flotte degli operatori del trasporto, il potenziamento degli strumenti fiscali per le concentrazioni imprenditoriali nel settore dei trasporti e delle costruzioni), che misure ad invarianza dei saldi di finanza pubblica (l’adeguamento della normativa in materia di sicurezza del lavoro, l’emanazione del Pgtl, le semplificazioni del codice degli appalti)”.
Per Fast – Confsal si tratta di “misure fondamentali per il settore” che hanno anche l’ambizione di porre al centro dell’agenda politica “l’interesse generale dell’Italia, come ad esempio la necessità di ridurre/eliminare il gap rilevante della voce trasporti internazionali di merci nella bilancia dei pagamenti che, nel 2021, ha raggiunto un saldo negativo di circa 12 miliardi di euro. E su queste basi fondamentali per l’intero Paese che rinnoviamo la disponibilità al confronto, costruttivo e leale, con il nuovo Governo per l’auspicata prospettiva con cui ci piace tradizionalmente concludere: ‘dando vita a una crescita economica più robusta, sostenibile e inclusiva per rilanciare l’intero Paese e fornire una preziosa eredità alle generazioni future'”.