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Tetto contante, Letta: “Sconcertato da prime mosse governo”

(Adnkronos) - E' durata tre ore piene la discussione della segreteria del Pd, convocata stamattina alla sede nazionale. Una segreteria allargata ai tre capigruppo e al tesoriere, con l'obiettivo di raccordare l’attività di partito con l’opposizione parlamentare. I due percorsi, è la sintesi della riunione, devono procedere contestualmente e anche il dibattito congressuale dovrà legarsi…

(Adnkronos) – E’ durata tre ore piene la discussione della segreteria del Pd, convocata stamattina alla sede nazionale. Una segreteria allargata ai tre capigruppo e al tesoriere, con l’obiettivo di raccordare l’attività di partito con l’opposizione parlamentare. I due percorsi, è la sintesi della riunione, devono procedere contestualmente e anche il dibattito congressuale dovrà legarsi all’agenda nel Paese e in Parlamento. 

“Sono sconcertato per le prime mosse del governo – ha spiegato Enrico Letta – Tutto avrei pensato tranne che la prima misura di politica economica fosse l’innalzamento del tetto del contante. Nella condizione di emergenza che stiamo vivendo, con l’inflazione alle stelle e la recessione alle porte, aumentare questa soglia significa fare una scelta dissennata che peggiorerà la situazione con l’unico effetto di far aumentare il nero e far diminuire le entrate fiscali”. 

Per i dem, le priorità del governo sono difficili da identificare: “La presidente del Consiglio ci ha detto chi è ma non cosa intende fare”, è la valutazione. “Sul contante l’impressione è che la premier abbia voluto dare un contentino alla Lega: ok alla soglia alta ma in cambio niente quota 101, niente flat tax modello Carroccio, niente accondiscendenza verso le mille promesse elettorali irrealizzabili. Semplicemente per un motivo: le risorse non ci sono”, sottolineano fonti del Nazareno.  

Altro tema trattato, quello del perimetro dell’opposizione. Pur sforzandosi di trovare un terreno comune con le altre forze di opposizione, sottolineano sempre al Nazareno, “il Pd non deve perdere tempo a inseguire chi evidentemente non vuole fare gioco di squadra ed essere invece molto forte nel lavoro in Parlamento, a partire dalla legge di bilancio e nell’individuazione delle battaglie nel Paese”. 

“Il programma, con il focus su lavoro e giustizia sociale, diritti e conoscenza e sostenibilità ambientale, è una eccellente base di partenza. Ora serve un approccio selettivo e non enciclopedico: isolare le proposte migliori (e ce ne sono molte, a partire dai temi di caro vita e salari su ciascuno dei quali abbiamo pronto un pacchetto di interventi) e su quelle concentrare la narrazione al Paese”, sottolineano le stesse fonti.  

Sullo sfondo, sempre la questione Congresso: “Domani parte il percorso congressuale: non è un ennesimo cambio di segretario, ma qualcosa di più profondo. Sarà a tutti gli effetti costituente e nascerà il nuovo Pd”, spiegano sempre al Nazareno.  

 

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