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Teramo, 35 salsicce imbottite di droga nel pacco per il nipote in carcere

(Adnkronos) - Una donna ha tentato di introdurre della droga in carcere a Teramo attraverso delle salsicce contenute in un pacco destinato al nipote detenuto. A darne notizia è il sindacato autonomo Sappe. La donna è stata identificata e denunciata dalla polizia penitenziaria. "Resta altissima la tensione nelle carceri abruzzesi, oggi affollate da quasi 1.900 detenuti, e…

(Adnkronos) – Una donna ha tentato di introdurre della droga in carcere a Teramo attraverso delle salsicce contenute in un pacco destinato al nipote detenuto. A darne notizia è il sindacato autonomo Sappe. La donna è stata identificata e denunciata dalla polizia penitenziaria. 

“Resta altissima la tensione nelle carceri abruzzesi, oggi affollate da quasi 1.900 detenuti, e continua inesorabilmente a salire il numero di eventi critici tra le sbarre – sottolinea il Sappe – L’ultimo episodio critico ha interessato la casa circondariale di Teramo, in cui sono ristretti oltre 410 detenuti. Una donna, poi identificata e denunciata dalla polizia penitenziaria, ha infatti tentato di introdurre della droga in carcere attraverso delle salsicce contenute in un pacco destinato al nipote detenuto. Grazie alla professionalità del personale di polizia penitenziaria del Reparto Matricola/Colloqui lo stupefacente è stato intercettato e sequestrato”. 

Gli uomini della polizia penitenziaria “hanno rinvenuto della droga abilmente occultata tra gli alimenti (ben 35 salsicce contenenti 70 involucri da 1 grammo di hashish) contenuti nel pacco postale destinato ad un ospite. La sostanza, già pronta per il consumo e la cessione, avrebbe senz’altro potuto minare all’ordine ed alla sicurezza del carcere, oltre a favorire le dinamiche criminose nel penitenziario”, commenta Giuseppe Pallini, segretario provinciale del Sappe. Mentre il leader nazionale del Sappe, Donato Capece, ricorda che, come ha rilevato in più occasioni la Direzione centrale per i servizi antidroga (Dcsa) nelle sue relazioni annuali, “dal 1973 sono complessivamente 25.780 i morti causati dal consumo di stupefacenti. L’andamento in atto è un fenomeno estremamente preoccupante, sul quale gli analisti e gli esperti delle diverse discipline dovranno continuare ad interrogarsi per individuare le cause e porre un argine non solo sul piano della repressione del traffico e dello spaccio”.  

Capece, che plaude alla professionalità del personale di polizia in servizio a Teramo, ricorda infine che “la Polizia Penitenziaria è quotidianamente impegnata nell’attività di contrasto alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori. Il numero elevato di tossicodipendenti richiama l’interesse degli spacciatori che tentano di trasformare la detenzione in business”. 

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