(Adnkronos) – E’ tutto pronto per il ritorno alla Luna dopo le storiche missioni Apollo. Mancano infatti appena 20 giorni al lancio della prima missione del nuovo programma lunare Artemis della Nasa. Un programma che insieme all’Esa e all’Europa, vede a bordo anche l’Italia con un importante lavoro di cooperazione tra l’Agenzia Spaziale Italiana, l’industria italiana e le numerose piccole e medie imprese coinvolte in questo ambizioso programma internazionale. Il lancio della missione Artemis-1 è previsto il 29 agosto prossimo, alle 14,33 ora italiana dal complesso di lancio 39B del Kennedy Space Center di Cape Canaveral, lo stesso delle missioni Apollo che hanno segnato il primo passo dell’uomo sul nostro satellite naturale il 20 luglio 1969.
Il prossimo lancio di Artemis-1 vedrà il gigantesco vettore americano Space Launch System (Sls-1) portare per la prima volta la capsula Orion – ma senza uomini – attorno alla Luna e anche il nostro Paese sarà a bordo della missione. L’Italia è infatti coinvolta nel programma statunitense attraverso l’importante contributo della propria industria, a partire da Leonardo e Thales Alenia Space, che hanno realizzato alcuni componenti del modulo di servizio Esm (European Service Module) di Orion, prodotti per conto dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Si tratta, sottolinea l’Agenzia Spaziale Italiana, di “elementi fondamentali per il futuro sviluppo del modulo abitativo che permetterà agli equipaggi di affrontare i prossimi viaggi nello spazio”.
Orion trascorrerà fino a sei settimane nello spazio, girerà intorno alla Luna e rientrerà sulla Terra con atterraggio al largo della costa di San Diego. Su Artemis-1 volerà anche il cubesat dell’Agenzia Spaziale Italiana Argomoon, realizzato dalla torinese Argotec, e unico satellite europeo che andrà in orbita lunare. Argomoon è un osservatore spaziale che riprenderà dall’esterno le tecnologie che voleranno su Sls-1. E Sls-1 partirà a sua volta con un altro carico speciale: immagini, canzoni e poesie ispirate alla Luna e inviate da scuole, ospedali e cittadini italiani, una iniziativa ideata dall’Agenzia Spaziale Italiana, fortemente sostenuta dal presidente Asi Giorgio Saccoccia, per portare intorno alla Luna il pensiero e la creatività di chi guarda allo spazio come fonte di ispirazione, pace e bellezza.
In occasione del lancio di Artemis-1 l’Agenzia Spaziale Italiana organizzerà un evento in diretta nella sede dell’Asi a Roma che trasmesso anche in streaming. Per Giovanni Fuggetta, Svp Divisional Space Business di Leonardo che seguirà la partenza della prima missione Artemis, il lancio “sarà un giorno che segnerà la storia dell’esplorazione spaziale”. “In quel momento – sottolinea Fuggetta- vedremo riconosciuto lo sforzo di circa 50 ingegneri e tecnici di Leonardo che hanno realizzato ‘ali’ e unità elettroniche per l’alimentazione del modulo di servizio europeo di Orion”. “Siamo orgogliosi – aggiunge ancora- di poter supportare la visione e l’opera d’ingegno dell’umanità per creare comunità stabili sulla Luna, oggi con equipaggiamenti high tech, domani con robotica, orologi atomici e sensori, tecnologie che in Leonardo sviluppiamo per lo spazio da oltre 60 anni”.
L’adesione dell’Italia al programma lunare Artemis, tra le imprese umane più ampie e inclusive, rappresenta dunque l’avvio di una nuova era della conquista umana dello spazio. La missione Artemis-1 farà da apripista alle future missioni del programma che riporteranno l’uomo e per la prima volta una donna sul suolo lunare. L’Agenda del ritorno alla Luna prevede infatti altre due missioni: Artemis II che effettuerà il primo test di volo attorno alla Luna con a bordo un equipaggio.
Questa seconda missione del programma Artemis servirà a dimostrare che i sistemi di Orion sono pronti a sostenere gli astronauti in missioni di lunga durata, un ‘test’ che permetterà all’equipaggio di esercitarsi in operazioni essenziali per il successo della missione successiva. Infine il programma della Nasa prevede la missione Artemis III che rappresenterà il ritorno vero e proprio dell’umanità sulla superficie della Luna, facendovi atterrare la prima donna e il prossimo uomo. Veicoli spaziali, moduli abitativi, robot e sistemi di connessione consentiranno di vivere lo spazio in modo sostenibile. Poi si guarderà alla tappa successiva: Marte.