(Adnkronos) – Dario Allevi, sindaco di Monza, dovrà sfidare il candidato del centrosinistra Paolo Pilotto, ma si dice ottimista, forte del primo turno che lo ha visto conquistare oltre il 47% delle preferenze. “Quando mi è stata comunicata l’affluenza alle urne sapevo che era praticamente impossibile vincere al primo turno con 5 punti percentuali in meno di votanti rispetto a cinque anni fa, quando l’affluenza era già bassa, e con nove candidati sindaci. Credo che arrivare al 47,12% con pochi votanti e nove candidati sia stato un risultato straordinario”, spiega all’Adnkronos.
Una scarsa affluenza di cui c’è “da ringraziare il ministro Lamorgese che ha scelto l’ultima finestra possibile per far votare i quesiti referendari e li ha accorpati alle elezioni di mille comuni: è stata una congiura studiata a tavolino che ha prodotto gli effetti che ministro e governo volevano, cioè non far raggiungere al quorum. Peccato che questo abbia avuto riflessi su chi votava per le amministrative” dice il primo cittadino che, appoggiato dalla coalizione del centrodestra, cerca la riconferma.
Difficile capire chi potrà ‘beneficiare’ dell’astensione. “Noi cinque anni fa abbiamo vinto al ballottaggio il 25 giugno partendo a pari punti, adesso abbiamo 7 punti percentuali abbondanti di vantaggio, più di 3.100 voti e quindi da una posizione che ci tranquillizza e ci rende fiduciosi. Le prossime settimane sarò ancora in mezzo alla gente, il leitmotiv sarà chiedere di tornare a votare a chi lo ha già fatto domenica e intercettare una fetta di persone che, se siamo bravi e convincenti, domenica 26 giugno andrà a votare per noi”, conclude Dario Allevi.