(Adnkronos) – Continua a preoccupare la siccità in Lombardia. Sebbene per quanto riguarda l’uso civile “la situazione la nostra regione sia ancora sotto controllo”, il presidente della Regione Attilio Fontana ha invitato “i cittadini lombardi a fare un uso parsimonioso di un bene prezioso come l’acqua, evitando gli sprechi e riducendone l’utilizzo al minimo indispensabile”.
Per il presidente per affrontare il problema della siccità in Lombardia è necessario “mantenere un equilibrio tra le esigenze del mondo agricolo con quelle legate all’utilizzo civile dell’acqua. Non devono esserci sofferenze né da una parte né dall’altra. Sarà un equilibrio difficile da trovare, ma faremo di tutto per evitare problemi maggiori”, ha detto in un’intervista a Lombardia Notizie, annunciando che sarà questa la sua posizione in conferenza delle Regioni.
Sul fronte agricolo per far fronte alla siccità in Lombardia, la Regione ha “assunto provvedimenti per cercare di regolare il deflusso dell’acqua proveniente dai bacini del comparto idroelettrico. È stato anche raggiunto un accordo con il mondo agricolo per salvare la prima semina e realizzare il primo raccolto. Si tratta – ha spiegato Fontana – di interventi utili a tamponare la criticità e a razionalizzare l’utilizzo dell’acqua ancora disponibile”.
A preoccupare è soprattutto la situazione del Po. L’autorità di bacino, che ha convocato oggi per l’ottava volta dall’inizio del 2022 l’osservatorio permanente sugli utilizzi della risorsa idrica, parla di “scenario desolante” e di “generale ed esteso stato di estrema gravità idrica nell’intera area del Po”. “Una realtà drammatica – prosegue la nota dell’Autorità di bacino del Po – aggravata dalla prospettiva di un’assenza ulteriore di precipitazioni, per un minimo di almeno 10-12 giorni e comunque solo temporalesche e con temperature roventi”.
In Lombardia, a causa della siccità, “la riduzione dell’apporto di quasi tutte le portate degli affluenti verso il fiume Po è drastica, mentre solo il lago di Garda resta al 60% della sua capacità di riempimento. Anche il lago Maggiore è solo al 24% della sua capacità di invaso”. Per questo il segretario generale dell’Autorità di Bacino del Po, Meuccio Berseli, chiede di “attuare rapidamente tutte le azioni possibili per rendere quanto più efficace e proficuo l’uso della risorsa disponibile lungo l’alveo, gestendo l’acqua più dinamicamente”.