(Adnkronos) – Quello del ciclo in Italia è un settore costituito da circa 250 imprese, in prevalenza PMI, con un fatturato di 1,7MLd di euro. Nel 2021, con più di 3,2 milioni di biciclette, la produzione ha registrato complessivamente un +7% sull’anno precedente. Sono dati illustrati oggi durante l’inaugurazione di Eicma 2022 il Salone delle due ruote.
Il nostro Paese detiene il 21% della quota produttiva di biciclette in Europa, posizionandosi al primo posto, seguito da Germania e Portogallo. Sotto la voce produzione si è distinto il segmento eBike, che da solo è cresciuto del 25%, mentre la bici muscolare ha registrato un + 5% sul 2020 e oltre 2,9 milioni di pezzi prodotti.
Positivi, con aumenti a doppia cifra, anche i dati dell’export di biciclette muscolari (+21%) e quello delle eBike (+56%) per un valore complessivo di 418 milioni di euro (+ 45%), mentre ancora più significativo è stato il valore dell’export di parti e componenti, che è arrivato a un totale di 528 milioni di euro (+36%). Una tendenza, quest’ultima, che consolida la tradizionale eccellenza produttiva italiana di selle, gruppi, telai, ruote per bici di alta gamma. Infine, a crescere sono stati anche il volume e il valore complessivo dell’import – segno dell’impennata della domanda interna e dell’influenza delle dinamiche internazionali sulle scorte di componenti delle aziende assemblatrici di biciclette – che hanno portano a chiudere eccezionalmente la bilancia commerciale del settore ciclo con un saldo negativo di 64 milioni di euro.