(Adnkronos) – Giorgia Meloni lancia il liceo del Made in Italy. “In un mondo in cui è stato detto che se avessi scelto il liceo avresti avuto un grande sbocco nella tua vita, e se invece avessi scelto un istituto tecnico avresti avuto opportunità minori, dimentichiamo che in questi istituti -l’agrario ad esempio- c’è una capacità di sbocco nel mondo del lavoro più alto di quelli che danno altri percorsi di formazione. Per come la vedo io, questo è il liceo! Perché non c’è niente di più profondamente legato alla nostra cultura di quello che questi ragazzi sono in grado di studiare, tramandare e portare avanti. Ed è la ragione per la quale ragioniamo su un liceo del Made in Italy”, ha detto il premier rivolgendosi agli studiosi di diversi istituti agrari al Vinitaly, dove è arrivata in visita.
“Noi dobbiamo al nostro agroalimentare, al vino, all’agricoltura un pezzo fondamentale della nostra economia” dal valore di 30 miliardi di euro”. “Ovviamente – ha aggiunto Meloni – è nostro interesse e nostro dovere sostenere questo mondo, anche con il ricambio generazionale, perché questo settore funziona anche e soprattutto grazie alla capacità di mettere insieme tradizione e modernità, quindi famiglie e una tradizione che arriva da molto lontano. Famiglie che riescono anche con il ricambio generazionale a stare nella modernità”.
La premier ha quindi assicurato “l’impegno del governo, anche con i provvedimenti che abbiamo immaginato non solo di sostegno delle nostre produzioni d’eccellenza e dell’impresa nel suo complesso, ma anche a sostegno dei giovani e del ricambio generazionale”. Ricordando che “questo mondo produce oltre la metà delle nostre produzioni dop, quindi delle nostre produzioni di eccellenza”, Meloni ha sottolineato che a Vinitaly “non poteva mancare la presenza del governo, che è stato presente a 360 gradi in questi giorni”.
Meloni è arrivata questa mattina nello spazio espositivo della fiera di Verona, la premier si è intrattenuta quasi un’ora al padiglione del Ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, dove ha incontrato anche il primo ministro della Serbia, Aleksandar Vucicćed, e il premier albanese Edi Rama. Al termine della visita insieme al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, ha brindato alla cucina italiana, candidata a patrimonio dell’Unesco, e ha scattato una foto tenendo in mano un cappello da chef.
“Non è la prima volta che vengo a Vinitaly e mai avrei potuto far mancare la mia presenza da presidente del Consiglio, perché conosco l’importanza dell’attenzione a un settore che è un pezzo fondamentale dell’economia, della cultura e dell’identità italiane”, ha detto Meloni, tra gli applausi dei presenti. A loro si è rivolta la premier, ringraziando “soprattutto tutti i produttori, le aziende, i lavoratori e le persone che non hanno mai smesso di credere in quello che facevano e che ci aiutano a rendere l’Italia apprezzata e spesso invidiata nel mondo”. A Meloni è stato infine donato da Luca Zaia il Leone di San Marco. “Così mi aiuta a essere un po’ leonessa”, ha detto la premier.