(Adnkronos) – Sono in pieno svolgimento le attività per individuare i violenti che ieri hanno preso parte alla guerriglia lungo l’A1, all’altezza dell’area di servizio di Badia al Pino, tra tifosi della Roma e del Napoli. La Questura di Arezzo è ininterrottamente al lavoro per identificare i teppisti anche grazie alle immagini delle telecamere e alle riprese fatte dagli automobilisti con i telefonini.
Un’ottantina di tifosi napoletani sono stati subito identificati ieri sera a Genova, dove si erano successivamente recati per vedere la partita.
Nel frattempo è stato arrestato con l’accusa di rissa aggravata il tifoso della Roma, nato nel 1979, che ieri è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale San Donato di Arezzo, dopo essere rimasto ferito negli scontri. Nella giornata di oggi si terrà l’udienza davanti al giudice del tribunale con il rito direttissimo per la convalida dell’arresto. Dopo le cure in ospedale, il tifoso è stato trasferito nelle camere di sicurezza della questura.
Le sue condizioni di salute sono giudicate buone. Il 43enne, che sarebbe già conosciuto dalle forze dell’ordine, è stato ferito con un’arma da taglio alla coscia e al polpaccio.
Nel frattempo continuano le indagini le indagini della Questura per identificare le centinaia di tifosi della Roma e del Napoli implicati nei tafferugli.