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Scienziati a politica: “Il futuro dell’Italia si gioca sulla scienza”

(Adnkronos) - Il futuro dell’Italia si gioca su Scienza e Ricerca. È questo il monito del Piano quinquennale 2023-2027 per la Ricerca Pubblica firmato da un pool di scienziati di cui due accademici dei Lincei. Il fisico e accademico Ugo Amaldi, il matematico e direttore della Scuola Normale di Pisa, Luigi Ambrosio accademico dei Lincei,…

(Adnkronos) – Il futuro dell’Italia si gioca su Scienza e Ricerca. È questo il monito del Piano quinquennale 2023-2027 per la Ricerca Pubblica firmato da un pool di scienziati di cui due accademici dei Lincei. Il fisico e accademico Ugo Amaldi, il matematico e direttore della Scuola Normale di Pisa, Luigi Ambrosio accademico dei Lincei, il fisico e accademico dei Lincei Luciano Maiani e l’immunologa e docente della Sapienza Angela Santoni hanno infatti diffuso oggi un testo che è il punto di arrivo di un processo iniziato con l’Appello al Governo e al Parlamento del marzo 2021.  

L’Appello di marzo era stato firmato da Ugo Amaldi, Angela Bracco, Cinzia Caporale, Luisa Cifarelli, Daniela Corda, Paolo De Bernardis, Massimo Inguscio, Massimo Livi-Bacci, Luciano Maiani, Alberto Mantovani, Giorgio Parisi, Alberto Quadrio Curzio, Angela Santoni, Lucia Votano, affinché fossero utilizzati con intelligenza e lungimiranza i fondi del Pnrr. “Grazie alla disponibilità del Governo e del Parlamento, che hanno saputo ascoltare pareri e suggerimenti del mondo scientifico, la ricerca pubblica italiana ha, dopo molti anni, fondi e possibilità di progettare per il medio termine. Ma cosa accadrà a più lungo termine quando nel 2026 i fondi del Pnrr saranno finiti?” si chiedono gli scienziati. 

Anche per rispondere a questa domanda, nel marzo 2022, ricordano, è stato istituito dal Mur un Tavolo Tecnico per la Ricerca Fondamentale coordinato da Luigi Ambrosio. Nel Rapporto finale – dal titolo Proposte del Tavolo tecnico per la Strategia italiana in tema di ricerca fondamentale – sono formulate proposte concrete per finanziare soltanto progetti scientifici di qualità, aumentare il numero di ricercatori, dando loro sicurezza di futuro e strumentazioni adeguate, e rendere più meritocratici i criteri di assegnazione delle risorse. “Queste proposte sono basate sulle richieste economiche presentate e giustificate nel Piano quinquennale 2023-2027 per la Ricerca Pubblica, che viene ora reso pubblico affinché entri a far parte del dibattito sociale e politico” annunciano Amaldi, Ambrosio, Maiani e Santoni.  

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