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Sanremo 2023, Mara Sattei: “All’Ariston contro la violenza, apro un capitolo nuovo”

(Adnkronos) - "Sono contentissima di essere a Sanremo. E ancora di più di esserci con un brano che affronta un tema così forte. Per me si apre un nuovo capitolo". Mara Sattei, all'anagrafe Sara Mattei, esordisce a 27 anni in gara a Sanremo 2023 con il brano 'Duemilaminuti', scritto per lei da Damian David dei…

(Adnkronos) – “Sono contentissima di essere a Sanremo. E ancora di più di esserci con un brano che affronta un tema così forte. Per me si apre un nuovo capitolo”. Mara Sattei, all’anagrafe Sara Mattei, esordisce a 27 anni in gara a Sanremo 2023 con il brano ‘Duemilaminuti’, scritto per lei da Damian David dei Maneskin e composto da Damiano con il fratello di Sara, Davide Mattei (il celeberrimo Thasup o Tha Supreme) e con Enrico Brun. Un brano forte, che parla di un amore tossico e di una donna che è stata innamorata del suo carnefice. “Un tema purtroppo molto attuale – dice l’artista – rapporti di coppia segnati dalla violenza, anche psicologica, che spesso è difficile da riconoscere. Sono felice di arrivare a Sanremo con questo brano, di poter raccontare anche questo testo, dove c’è una donna che si risveglia e si rende conto che quello che ha vissuto è un castello di carta, che si sbriciola nella consapevolezza”.  

Sulla genesi del brano, racconta: “Tutto nasce da Damiano, che mi ha voluto fare ascoltare il brano che aveva scritto, dicendo che lo trovata molto adatto a me, anche alla mia vocalità. Così ci siamo visti in studio e mi è piaciuto subito tantissimo. Abbiamo fatto un bel percorso insieme, anche molto divertente. Poi è subentrato anche mio fratello. Con Damiano abbiamo lavorato a mettere enfasi su alcuni punti precisi del testo, visto il tema”, sottolinea.  

Per Mara Sattei il 2022 è stato l’anno della consacrazione: “Un anno pieno di tante cose che mi hanno fatto crescere: il primo album ‘Universo’, il primo tour, il brano ‘La dolce vita’ con Fedez e Tananai, che era molto diverso dalla mia discografia passata e che mi ha dato tante soddisfazioni. Un anno anche molto formativo dal punto di vista artistico. Quindi mi sentivo pronta per esordire a Sanremo: dal Teatro Ariston parte un nuovo percorso e una nuova musica”. 

Dell’esordio al festival, dice: “cerco di non pensare troppo al riflesso emotivo, mi sto concentrando sulla preparazione. La mia prima volta con l’orchestra è stata una cosa che non dimenticherò mai: avevo i brividi”. Nella serata delle cover, Mara Sattei (ormai si può dire dopo spoiler ufficiosi e ufficiali) si esibirà con Noemi. Non si può dire però ancora il brano: “Posso dire solo che è un evergreen della discografia italiana. Sul quale, con Noemi, metteremo i nostri mondi insieme”.  

Ammette che il suo rapporto con Sanremo è di lunga data, nonostante la giovane età: “Io l’ho sempre guardato, sin da piccola, con i miei, in casa. Poi crescendo l’ho seguito a tratti. Ma con l’impronta data da Amadeus, tutta la mia generazione è tornata a guardare al festival come una tappa fondamentale. Amadeus ha aperto le porte anche alla parte più giovane e sperimentale della musica di oggi e questo ha fatto sì che il festival prendesse piede anche tra i più giovani. E non solo in Italia. Visto che il successo internazionale dei Maneskin è partito dall’Ariston”.  

Quanto ai ricordi indelebili legati al festival, Mara cita due momenti: “Il primo ricordo di Sanremo, avevo 5 anni, è quello di Gerardina Trovato con ‘Gechi e Vampiri’. Andai in loop pesante, intere giornate davanti alla radio aspettando quel brano: i miei non ne potevano più”, ride. “Un altro brano che mi ha segnato, anche nel mio rapporto con la musica, è stato ‘Ti regalerò una rosa’ di Simone Cristicchi. Non solo perché era brano con un tema importante come quello della salute mentale ma perché lui lo portò sul palco con un approccio molto personale e originale al rap”, aggiunge.  

Dei colleghi che troverà in gara quest’anno dice: “Mi incuriosisce Giorgia, anche proprio da fan, perché sono cresciuta con lei. Però devo dire che mi incuriosiscono anche tutti gli altri. Il festival è bello anche per questo, è un crocevia artistico. Mi piace l’idea di stare tutti insieme per tutti questi giorni, scambiare esperienze”. Il FantaSanremmo? “Sicuramente è un modo anche per allentare le tensioni e pensare a qualcosa di più leggero e divertente”, conclude.  

Il singolo del festival per ora non fa parte di un album, ma in cantiere c’è musica nuova: “Sto lavorando a tanta musica nuova, con nuove sonorità. Quindi sicuramente questo 2023 porterà altre novità”. 

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