(Adnkronos) – “Ci sono voluti nove anni perché mio padre venisse assolto, e assolto ‘perché il fatto non sussiste’, da una accusa tanto infondata quanto infamante e del tutto priva di senso e di logica. Ed è la quarta assoluzione nei quattro processi celebrati per i vari filoni di quel mostro giuridico chiamato ‘caso Ruby’, che si trascina da dodici anni”. Così in una nota Marina Berlusconi, presidente di Fininvest, commenta l’assoluzione del padre Silvio nel processo Ruby ter.
“Certo, la soddisfazione è grandissima, e il fatto che la giustizia riconosca finalmente la verità è importante”, sottolinea Marina Berlusconi, osservando però che “è una vittoria che ha avuto un prezzo troppo alto. Non solo per mio padre, anche per tutte le persone che lo amano e lo stimano, per i milioni di italiani che negli anni lo hanno votato”.
“Una persecuzione del genere non si può cancellare così, con un colpo di spugna” dichiara Marina Berlusconi.
“Anche perché questa vicenda, nata sul nulla e sul nulla portata avanti con furioso accanimento ideologico da una piccola ma potente parte della magistratura – aggiunge la presidente di Fininvest – ha segnato e condizionato la storia e la politica del nostro Paese, la sua stessa immagine all’estero”.
“Mi auguro che questa ennesima dimostrazione dei guasti provocati dalla faziosità e dall’odio coltivato contro l’avversario favorisca il processo di cambiamento, che i tribunali possano finalmente essere davvero per tutti aule di giustizia e non di lotta politica, che i cittadini possano guardare alle toghe con la fiducia che gran parte di esse meritano” dice Marina Berlusconi.
“Solo in questo modo, credo, questa vicenda potrà forse risultare un po’ meno drammaticamente assurda”, conclude.