(Adnkronos) – La proposta del Partito democratico di legge costituzionale per l’introduzione dell’appartenenza dell’Italia all’Ue in Costituzione finalizzata a dissipare il terreno da “ambiguità” e contare quando c’è da fare discussioni, come spiegato dalla segretaria Elly Schlein, “non è altro che una tardiva norma manifesto che afferma quanto già consolidato dalla giurisprudenza della Corte costituzionale da quasi 50 anni”. Così il costituzionalista Giovanni Guzzetta, rispondendo all’Adnkronos sulle novità che produrrebbe la proposta di modifica avanzata dal Pd. “Forse ci si sarebbe potuti aspettare qualcosa di più dopo 70 anni dall’adesione alla Cee che è stata fatta con legge ordinaria perché all’epoca il Pc e la sinistra si oppose all’adesione e quindi non fu possibile adottare una legge costituzionale, come De Gasperi avrebbe voluto”.
Secondo il costituzionalista, da sempre in prima linea sulle riforme, tra l’altro componente del Clep (il Comitato che dovrà occuparsi di stabilire i Lep, Livelli essenziali delle prestazioni, nell’ambito della riforma sull’Autonomia differenziata), “se si vuole intervenire a livello costituzionale allora si dovrebbero considerare gli analoghi articoli di costituzioni come quella tedesca, che disciplinano molto più dettagliatamente le implicazioni dell’adesione all’Ue anche con riferimento ai procedimenti interni di partecipazione alle decisioni sovranazionali o i procedimenti per l’attuazione del gruppo europeo. Scritta così – constata Guzzetta – mi sembra più che altro una proposta meramente simbolica sulle cui implicazioni politiche io non entro; è una noma talmente tardiva che nel 2001 fu introdotto l’articolo 117 primo comma, che riconosce il primato del diritto europeo”. “Dal punto di vista normativo – ribadisce – non aggiunge nulla: Intervenire sulla Costituzione è sempre possibile, sarebbe utile cogliere l’opportunità per stabilire delle norme che aggiungano qualcosa a ciò che già è pacifico”.
La proposta d’iniziativa dei deputati dem Schlein, Chiara Braga, Peppe Provenzano, Piero De Luca, Enzo Amendola, Care’, De Maria, Rossi A., Roggiani, Ricciardi T., Marino, Serracchiani, Fassino, Porta, Pagano, Bonafè contiene un solo articolo di modifica dell’articolo 11 della Costituzione, dove “le parole: ‘ad un ordinamento’ sono sostituite dalle seguenti: ‘per la sua partecipazione all’Unione europea e per un ordinamento'”. (di Roberta Lanzara)