(Adnkronos) – Aumento dei prezzi di luce e gas, qual è l’impatto dei rincari dell’energia sulle aziende farmaceutiche? A spiegarlo all’Adnkronos Salute è Sergio Dompé, presidente esecutivo di Dompé Farmaceutici. Un impatto che va oltre la bolletta. “Vetro, alluminio, cellulosa, in qualche caso qualche polimero, eccipienti. Abbiamo avuto difficoltà ad approvvigionarci, in qualche caso carenze, in altri abbiamo riscontrato un aumento dei prezzi. Il che diventa ancora più grave per i farmaci che sono inseriti in Fascia A, prescrivibili a carico dello Stato e che per legge hanno prezzi fissi. Quindi tra un po’ le aziende non saranno più in grado di consegnarli perché qualcuno di questi è già diventato antieconomico oggi produrlo – dice Dompé – Il raddoppio delle bollette è un problema comune a tutto il mondo imprenditoriale, ma quello che va messo in luce di questo aumento abnorme, e anche parzialmente ingiustificato, dei costi energetici sono gli effetti collaterali collegati con tutta la filiera produttiva. Non è qualcosa che succederà, è già successo, sta succedendo”.
“Purtroppo se continua ad accadere i problemi diventeranno molto reali, perché industrie come quelle farmaceutiche hanno tempi lunghi anche negli aumenti delle scorte, che sono abbastanza cospicue ma non sono eterne. E a un certo punto questi ammortizzatori, che sono costituiti dalle scorte strategiche che tutte le imprese hanno, vanno a terminare”, riflette. “Se mi manca il vetro perché ci sono delle vetrerie da cui noi ci fornivamo che non sono in condizione di essere competitive, o se manca un eccipiente, o banalmente il bollino autoadesivo o il cartonaggio, e non parliamo poi delle materie prime e di tutto il resto, il problema rischia di diventare sempre più serio”.
“La guerra in Ucraina, per esempio, ha creato dei problemi grossi col mannitolo, un eccipiente che viene contenuto in molte formulazioni farmaceutiche e che è un derivato di sostanze che si producono molto in quel Paese”. Insomma, prosegue Dompé, “c’è già una grandissima evidenza di questa situazione”. Basta chiedere a una farmacia, dice, se i prodotti che normalmente ordina all’industria farmaceutica hanno la regolarità di sempre, se gli ordini li consegnano in poche ore come è sempre successo oppure cominciano a esserci diversi prodotti che vengono forniti a singhiozzo. “Io credo che quest’ultima sarà la risposta. Soltanto nel nostro listino abbiamo una quindicina di prodotti che facciamo fatica a produrre per i motivi principali di cui parlavo”, evidenzia l’imprenditore farmaceutico.