(Adnkronos) – Dal taglio del canone Rai alla riduzione delle tasse in busta paga, dalle decontribuzioni per le mamme lavoratrici alle agevolazioni per le imprese che non delocalizzano. Il governo vara la manovra di Bilancio da quasi 28 miliardi, se si considerano anche le misure dei decreti legislativi, primo step della riforma fiscale. Nel ddl anche le risorse per il Ponte sullo Stretto, il rinnovo dei contratti della pa e la stretta all’anticipo pensionistico con la nuova Quota 104.
Diminuisce il canone Rai in bolletta che passa da 90 a 70 euro all’anno. ”Un quarto del canone non viene più pagato in bolletta”, ha annunciato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi, al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato la legge di bilancio 2024.
Circa dieci miliardi della manovra sono destinati al rinnovo nel 2024 del taglio del cuneo fiscale-contributivo (7% per i redditi fino a 25 mila euro, 6% per i redditi fino a 35 mila euro). La misura interessa circa 14 milioni di lavoratori che manterrà anche per il prossimo anno il beneficio medio in busta paga di 100 euro al mese.
La riforma delle aliquote Irpef prevede l’accorpamento delle prime due fasce (0-15mila al 23% e 15-28mila al 23%) al 23% per tutti i redditi fino a 28mila euro l’anno. La misura è finanziata in manovra con 4,3 miliardi. La contemporanea applicazione della riduzione del cuneo contributivo e della nuova aliquota Irpef avrà l’effetto di rafforzare le buste paga dei lavoratori dipendenti fino 1.298 euro annui (per 27.500 euro lordi annui). Con il decreto viene anche innalzata la no tax area per i lavoratori dipendenti a 8500 euro.
In manovra confermata la detassazione dei premi produttività al 5% e la soglia fino a 2 mila euro dei fringe benefit per i lavoratori con figli a carico, fino a 1000 euro per tutti gli altri (si potranno utilizzare anche per pagamenti di affitto e mutuo prima casa).
Salgono al 20% le deduzioni fiscali per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Lo sconto è superiore al 20% per l’assunzione a tempo determinato di lavoratori svantaggiati, disabili, donne con almeno due figli minorenni o disoccupate, giovani, lavoratori del Sud ed ex Rdc.
Per le imprese e per sostenere gli investimenti privati sarà previsto un credito di imposta per coloro che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno, vengono stanziati 1,8 miliardi nel 2024 ai quali si aggiungono le risorse per contratti di sviluppo, nuova Sabatini e contratti di sviluppo (300 mln).
In favore delle famiglie numerose e per alzare il tasso di natalità sono destinate risorse pari a 1 miliardo di euro. Tra le misure, confermata la carta ‘Dedicata a te’ nella misura di 600 milioni di euro per l’anno 2024 e si integra lo stanziamento dei mutui prima casa di circa 380 milioni di euro. Decontribuzione per le mamme lavoratrici per un anno se ha due figli entro i 10 anni del più piccolo e permanente per quelle che hanno 3 figli fino ai 18 anni del più piccolo.
Dal 1 gennaio 2024 prevista l’entrata in vigore della global minimum tax al 15% per i gruppi multinazionali con fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro.
Alle imprese e attività produttive che ritornano a investire in Italia sarà riconosciuta una riduzione del 50% delle imposte sui redditi nel periodo d’imposta in cui avviene il trasferimento e per i 5 anni successivi. Per evitare delocalizzazioni, l’impresa dovrà restituire quanto ricevuto, pagando anche gli interessi, se decide di trasferire l’attività in un altro Stato durante il periodo in cui beneficia dell’agevolazione e nei successivi 5 anni.
Dal 2024 sarà riconosciuto un nuovo regime agevolato per i lavoratori dipendenti o autonomi che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia per un massimo di 5 anni. Potranno beneficiare di una riduzione della tassazione del 50%, entro un limite di reddito agevolabile pari a 600.000 euro. L’agevolazione andrà restituita con interessi se non mantengono la residenza fiscale nei 5 anni.
La manovra assicura inoltre le risorse necessarie per la realizzazione del Ponte sullo stretto 12 miliardi in un orizzonte pluriennale e con quote crescenti.
Modifiche per l’Ape con l’innalzamento a 36 anni del requisito contributivo per gli uomini rispetto alla legislazione vigente e con requisiti diversi per le donne, e quota 104 con alcune specifiche che tengono conto della necessità di valorizzare chi vuole rimanere a lavoro (quali il cd. Bonus Maroni).
Per il 2024 rimodulato il meccanismo di indicizzazione delle pensioni all’inflazione in vigore lo scorso anno, che tutela le pensioni più basse. Inoltre grazie anche alla riforma delle aliquote Irpef i pensionati potranno avere benefici fino a 1.279 euro annui (reddito da pensione intorno a 28 mila euro).
Cinque miliardi per i rinnovi dei contratti della pubblica amministrazione, a cui si aggiungono circa 2,5 miliardi destinati al personale medico sanitario.