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Pd, si aggiorna mappa interna: scelte Congresso oltre correnti

(Adnkronos) - Con l'annuncio di Nicola Zingaretti, che ha scelto Elly Schlein per la leadership del Pd, il posizionamento in vista del Congresso Pd è ormai definito. La nuova mappa degli equilibri interni dem segnala, tra le novità, una tendenza a superare i tradizionali steccati delle correnti dem. Molte scelte sia dei Big del partito…

(Adnkronos) – Con l’annuncio di Nicola Zingaretti, che ha scelto Elly Schlein per la leadership del Pd, il posizionamento in vista del Congresso Pd è ormai definito. La nuova mappa degli equilibri interni dem segnala, tra le novità, una tendenza a superare i tradizionali steccati delle correnti dem. Molte scelte sia dei Big del partito che a livello locale, infatti, sono trasversali alle varie aree interne al Pd.  

La mozione più ‘gettonata’ resta quella di Stefano Bonaccini. A sceglierla è stata la vice presidente del Parlamento Ue Pina Picierno, che ha definito una sorta di ticket con il candidato alla segreteria, e tutti i capigruppo dem: quella alla Camera Debora Serracchiani, al Senato Simona Malpezzi e al Parlamento Ue Brando Benifei. Con il governatore dell’Emilia Romagna si è ritrovata compatta Base riformista, l’area interna guidata da Lorenzo Guerini. Il coordinatore Alessandro Alfieri è tra i responsabili dell’organizzazione per la mozione Bonaccini.  

Alcuni nomi di primo piano di AreaDem (il cui leader Dario Franceschini si è schierato con la Schlein) come Piero Fassino hanno scelto Bonaccini. Così come hanno fatto Graziano Delrio, il leader dei Giovani Turchi Matteo Orfini e i lettiani Marco Meloni e Anna Ascani. Tra i giovani, il segretario regionale calabrese e senatore Nicola Irto e la più giovane deputata della legislatura Rachele Scarpa.  

Bonaccini ha convinto anche la schiera di amministratori locali dem a partire dal sindaco di Firenze Dario Nardella, dal primo cittadino di Bari Antonio Decaro, dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci. E conta sul supporto dei governatori Michele Emiliano (Puglia) e Vincenzo De Luca (Campania). A livello locale Bonaccini ha dalla sua, tra gli altri, il sindaco di Prato Matteo Biffoni, il capogruppo all’Ars Michele Catanzaro, la capogruppo in Umbria Simona Meloni, il capogruppo in Veneto Giacomo Possamai, l’assessore bolognese Luca Rizzo Nervo e l’assessore a Roma Tobia Zevi.  

Elly Schlein ha da tempo tra i suoi ‘supporter’ Dario Franceschini. Oltre a Zingaretti, hanno già ruoli di rilievo nella mozione Schlein deputati come Marco Furfaro e Stefano Vaccari, già vicini al governatore del Lazio. C’è anche Michela Di Biase e il coordinatore di Articolo 1 Arturo Scotto era presente alle primissime uscite pubbliche della candidata. Per Elly si sono schierati Andrea Orlando, Peppe Provenzano, Antonio Misiani dalla sinistra del partito e Chiara Gribaudo (dei Giovani turchi), mentre a coordinare la mozione è Francesco Boccia, dirigente della segreteria lettiana. 

Tra gli ultimi endorsement c’è quello della ex parlamentare Livia Turco, mentre hanno preso la tessera Pd per sostenere Elly le ex Sardine Mattia Santori e Jasmine Corallo. Paola De Micheli ha messo insieme, tra l’altro, un fitto network di donne come la ex deputata Enza Bruno Bossio e poi Vito De Filippo e esponenti del territorio come Alberto Pandolfo a Genova. Con Gianni Cuperlo, tra gli altri, il senatore Andrea Giorgis, Barbara Pollastrini e al Sud l’ex governatore della Calabria Mario Oliverio. 

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