(Adnkronos) – Non c’è ancora un accordo nel Pd sui capigruppo. E slitta la convocazione dei parlamentari dem dopo il tentativo di accelerazione di ieri, quando in Transatlantico si puntava su assemblee già riunite nella giornata di oggi, prima della partenza di Elly Schlein per Bruxelles per il vertice Pse in vista del Consiglio Ue. Nulla di fatto. Da settori della maggioranza dem si fa sapere che le intenzioni al momento non sono cambiate ovvero la preferenza è per presidenti dei gruppi entrambi vicini alla segretaria: Francesco Boccia al Senato e Chiara Braga, già esponente di Areadem di Dario Franceschini, alla Camera.
Uno schema su cui non c’è accordo con la minoranza Pd. “La situazione è incartata”, la constatazione di diversi parlamentari dem oggi a Montecitorio. E per evitare lacerazioni nei gruppi dove i presidenti devono passare da un voto, giocoforza serve un’intesa. Come se ne esce? Tra i parlamentari che hanno sostenuto Bonaccini c’è chi indica la strada di un accordo complessivo che metta insieme capigruppo e segreteria per uscire dallo stallo. Ma c’è anche chi non esclude che alla fine possa saltare tutto: niente gestione unitaria, insomma.
Non sarebbe però affatto questa l’intenzione di Stefano Bonaccini, fanno sapere i suoi. “Alla fine troveranno una soluzione, come hanno sempre fatto in questi anni”, è la previsione. Intanto però la partita resta aperta e lo stallo lascia spazio a malumori tra i parlamentari. “E’ passato quasi un mese dalle primarie e ancora la segretaria non si è presentata ai gruppi…”, si rimarca in Transatlantico. Ma, saltata la ‘finestra’ di oggi, non ci sono altre possibilità in settimana. Domani Schlein è impegnata a Bruxelles e venerdì i palazzi sono già vuoti. Insomma, se ne parla la prossima settimana – martedì o mercoledì – e di qui ad allora la trattativa andrà avanti.