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Omicron 5, virologi: “Virus più contagioso al mondo”

(Adnkronos) - Sars-CoV-2, nella 'versione' Omicron 5, "forse oggi può essere considerato il virus più contagioso al mondo e proprio in questa caratteristica sta la sua pericolosità": rispetto al coronavirus che ci ha travolto come uno tsunami nelle prime fasi della pandemia "è sicuramente meno aggressivo, ma resta problematico perché nel provocare tante infezioni può…

(Adnkronos) – Sars-CoV-2, nella ‘versione’ Omicron 5, “forse oggi può essere considerato il virus più contagioso al mondo e proprio in questa caratteristica sta la sua pericolosità”: rispetto al coronavirus che ci ha travolto come uno tsunami nelle prime fasi della pandemia “è sicuramente meno aggressivo, ma resta problematico perché nel provocare tante infezioni può arrivare facilmente anche alle persone più fragili”. In un’intervista all’Adnkronos Salute Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), invita “non sottovalutare” la sottovariante Omicron BA.5 destinata a diventare dominante. Un monito che l’esperto lancia soprattutto in vista dell’autunno perché “a ottobre il virus ritornerà”, avverte, mentre l’ondata attuale è “la sorpresa che non ci si aspettava”, che però “potrebbe essere solo una fiammata fugace”.  

“Viviamo sicuramente un rialzo che in questo momento non ci attendevamo”, spiega lo specialista, ordinario di microbiologia e microbiologia clinica all’università di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiologia dell’Asst Spedali Civili, perché Sars-CoV-2 resta “un virus respiratorio” che in quanto totale “durante il periodo estivo si sarebbe dovuto trovare in una fase di remissione. Sapevamo che Omicron 5 riesce a infettare persone già vaccinate o guarite da un’infezione associata a precedenti varianti, quindi che in qualche modo è in grado di ‘bucare’ l’immunità vaccinale e quella naturale” in termini di capacità infettiva, ferma restando la protezione contro le forme più gravi di malattia Covid-19. “Però pensavamo che colpisse un po’ più avanti, non adesso”, osserva Caruso.  

“Tuttavia – precisa – quella in corso potrebbe essere una fiammata e nient’altro, come abbiamo visto succedere in altri Paesi, per esempio in Portogallo. Noi siamo un po’ in ritardo”, dunque ancora con una curva in crescita, “ma speriamo intorno a fine luglio, superato il picco, si possa avere un agosto più tranquillo che permetta di vivere vacanze serene”.  

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