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Nuovo appello del Nobel Giorgio Parisi: “Dal clima alle pandemie le sfide sono globali. Nessuno Stato si salva da solo”

(Adnkronos) - Le sfide che si trova ad affrontare adesso l'umanità - cambiamenti climatici, pandemie, gap materie prime - sono tutte "sfide globali" per questo, ormai, la globalizzazione non può ricondursi più solo "al commercio", anzi "è assolutamente necessario un progetto mondiale condiviso". E' il Premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi, a far risentire…

(Adnkronos) – Le sfide che si trova ad affrontare adesso l’umanità – cambiamenti climatici, pandemie, gap materie prime – sono tutte “sfide globali” per questo, ormai, la globalizzazione non può ricondursi più solo “al commercio”, anzi “è assolutamente necessario un progetto mondiale condiviso”. E’ il Premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi, a far risentire così la sua voce ad apertura del ‘Governance meetings dell’Iap’ che si tiene oggi e domani all’Accademia dei Lincei, a Roma. “Viviamo in una epoca in cui la globalizzazione diventa sempre più importante” e “non parlo tanto del commercio ma dei problemi che diventano sempre più globali come le pandemie, il cambiamento climatico, l’esaurimento delle materie prime” ha sottolineato il premio Nobel Giorgio Parisi nel suo intervento – che l’Adnkronos è stata in grado di anticipare – al meeting dell’InterAcademy Partnership. “Nessuno Stato può pensare di salvarsi da solo. È assolutamente necessaria una collaborazione tra Stati, un progetto mondiale condiviso. Ma questo progetto può basarsi solo sulla scienza che è in grado di fare previsione e suggerire rimedi possibili” ha rilevato ancora lo scienziato.  

Per Parisi, inoltre, “la collaborazione tra le accademie è fondamentale per raggiungere questo scopo e per disseminare le conclusioni della scienza in tutti i Paesi, non solo quelli grandi, ma anche quelli più piccoli consigliando i governi locali che devono prendere decisioni”. “Nell’opera, ormai trentennale dello Iap l’organizzazione si è dimostrata fondamentale e lo sarà ancora di più per le sfide che attendono l’umanità” ha osservato Parisi, nel suo intervento. “Vorrei ringraziare sentitamente il governo italiano per la sua grande generosità a finanziare lo Iap. Infatti, il finanziamento italiano è fondamentale per il successo dell’iniziativa” ha tenuto a rimarcare il fisico italiano insignito del Nobel per i suoi studi sui sistemi complessi. “Ma forse mi sbaglio, non si tratta di generosità ma di lungimiranza, in quanto – ha affermato – solo finanziando iniziative come queste, che contribuiscono a diffondere il pensiero scientifico, possiamo contribuire ad un futuro migliore per noi, per i nostri figli e i nostri nipoti”. 

Il Governance meetings dell’Iap è promosso dalla InterAcademy Partnership, l’organizzazione internazionale sostenuta dall’Unesco che raccoglie 150 accademie scientifiche di tutto il mondo e che ha sede a Trieste e a Washington. L’obiettivo dell’Iap è raccordare l’attività e la ricerca delle più autorevoli associazioni di scienziati del mondo per avere una visione complessiva e globale. E’ un’attività “unica e delicatissima”, sottolinea l’Accademia dei Lincei, che vede l’Italia in prima fila in un lavoro di diplomazia scientifica che mira ad unire il Nord con il Sud del mondo, ma anche l’Est con l’Ovest per il progresso dell’umanità.  

Nella due giorni di lavori vengono affrontati vari temi come i rapporti tra cambiamenti climatici e salute o la salute in ambiente urbano, e progetti specifici come la decarbonizzazione dei trasporti in Africa o la formazione sulla salute digitale. Tra i membri dell’IAP vanno ricordati la Royal Society (UK), l’Institut de France, l’Accademia delle Scienze Leopoldina, l’Accademia delle Scienze Cinese, la National Academy of Sciences americana e l’Accademia Nazionale dei Lincei. (di Andreana d’Aquino)  

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