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Napoli, Garcia: “Voglio scudetto bis, non ho paura di niente”

(Adnkronos) - "Il primo regalo è essere qui a Napoli. La cosa bella sono le ambizioni di questo club. Quando sono arrivato in città e ho visto tutte queste bandiere, mi sono reso conto che la città è molto fiera della sua squadra. Il mio obiettivo è che questo succeda ancora in futuro, non ho…

(Adnkronos) – “Il primo regalo è essere qui a Napoli. La cosa bella sono le ambizioni di questo club. Quando sono arrivato in città e ho visto tutte queste bandiere, mi sono reso conto che la città è molto fiera della sua squadra. Il mio obiettivo è che questo succeda ancora in futuro, non ho paura di niente”. Rudi Garcia, nuovo allenatore del Napoli, si presenta nel corso della conferenza stampa alla reggia di Capodimonte.  

“Con il presidente De Laurentiis ci siamo trovati sulle ambizioni. Quando inizio una competizione gioco per vincere. Il presidente ha messo un’asticella molto alta, ci sono club in Champions che hanno aspettato 15 anni per vincere anche con uno dei migliori allenatori da sette anni (Manchester City ndr). Il sogno è vincere trofei, io sono qui per questo. Vincere dopo 33 anni è una bellissima cosa, ma io penso che il Napoli sia una squadra che ogni anno deve giocare per la Champions e per vincere in Italia come è accaduto l’anno scorso”, aggiunge l’allenatore francese. 

Garcia raccoglie l’eredità di Luciano Spalletti: “Qualsiasi allenatore che si siede sulla panchina del Napoli sa che il compito è arduo, perché quando hai vinto lo scudetto per fare meglio devi ripeterti. Non sarà così semplice. Io arrivo qua e non andrò a rivoluzionare tutto. Vediamo se la squadra somiglia a quella dell’anno scorso, se è così non cambierò tante cose ma andrò anche a mettere il mio tocco”.  

“Con il 4-3-3 ho vinto a Lille e ho fatto due volte il secondo posto con la Roma, poi sono arrivato in altre squadre in cui ho usato anche altri moduli -aggiunge l’allenatore francese-. Dico questo perché un allenatore si deve adattare alla rosa, sembra che il 4-3-3 vada come i guanti a questa squadra, ma oggi ci sono tanti aspetti che ti fanno pensare che la squadra deve anche sapere cambiare modulo. Io voglio che i miei giocatori abbiano una cultura tattica importante per sorprendere gli avversari. Voglio giocatori intelligenti che possano vincere senza avere solo un piano A”.  

“Io -scandisce- non ho paura di niente, a parte dei problemi di salute come ognuno di noi. Io ho già fatto i complimenti per la stagione scorsa. La cosa che mi interessa è la rosa dei giocatori: la vittoria del campionato deve dare tanta fiducia a loro, ma quando inizieremo la nuova stagione bisognerà ripartire da zero”. 

“E’ molto difficile arrivare a grandi traguardi senza il collettivo -prosegue Garcia-. I giocatori devono anche dimenticare quello che hanno fatto. Ci sarà tanto lavoro da fare, ma ho visto una squadra, non solo dei singoli, che giocava bene e che soprattutto difendeva bene. La rosa è ampia, c’è anche la panchina per risolvere le partite e questo è importante, ma la cosa che mi ha rassicurato è che il presidente è ambizioso e questo vuol dire che mi darà una squadra per competere. Così potremo continuare a far divertire i tifosi e giocare come piace a me, all’attacco: lasciatemi il tempo di lavorare e quando si partirà, si partirà a bomba”.  

 

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