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Morte Pelé, il mondo piange O Rei

(Adnkronos) - Il mondo piange Pelé. O Rei, leggenda del calcio, è morto oggi a San Paolo all'età di 82 anni. "Siamo profondamente rattristati nell'apprendere della perdita di Pelé, uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi" le parole del presidente dell'Uefa Aleksander Ceferin. "È stato la prima superstar globale del calcio e, grazie…

(Adnkronos) – Il mondo piange Pelé. O Rei, leggenda del calcio, è morto oggi a San Paolo all’età di 82 anni. “Siamo profondamente rattristati nell’apprendere della perdita di Pelé, uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi” le parole del presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin. “È stato la prima superstar globale del calcio e, grazie ai successi dentro e fuori dal campo, ha svolto un ruolo pionieristico nell’ascesa del calcio fino a diventare lo sport più popolare al mondo. Ci mancherà molto. A nome della comunità calcistica europea, riposa in pace, Pelé”. 

“Pelé immortale, per sempre con noi” il ricordo su Instagram del presidente della Fifa Gianni Infantino. 

“Un dolore enorme, oggi lo sport piange un grandissimo, perché Pelé era il calcio” le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina. “Anche grazie a lui, infatti, è diventato il gioco più amato e praticato in tutto il mondo. In lui milioni di persone si sono riconosciute in una bellissima storia di riscatto e di grande passione. La sua classe illuminerà per sempre i nostri occhi”. 

“Grazie al suo estro e alla sua classe è riuscito a lasciare il segno anche nelle generazioni che non hanno avuto la fortuna di vederlo giocare. Oggi tutto il mondo piange una leggenda di nome Pelè” ha scritto in un tweet la premier Giorgia Meloni.  

“Il gioco. Il Re. L’Eternità” il tweet del presidente francese Emmanuel Macron con una foto di Pelé che celebra un gol. 

“Prima di Pelé, il 10 era solo un numero. Ho letto questa frase da qualche parte, in un certo momento della mia vita. Ma questa bella frase è incompleta. Direi che prima di Pelé il calcio era solo uno sport. Pelé ha cambiato tutto. Ha trasformato il calcio in arte, in divertimento. Ha dato una voce ai poveri, ai Neri e soprattutto ha dato visibilità al Brasile. Il calcio e il Brasile hanno alzato il loro stato grazie al Re. E’ andato via ma la sua magia resterà. Pelé è eterno” il messaggio su Instagram di Neymar, nazionale brasiliano e calciatore del Psg. 

“Riposa in pace” il messaggio che l’argentino Leo Messi, neo campione del mondo, ha dedicato a O Rei sul suo profilo Instagram, accompagnando il post con una foto che lo ritrae insieme a Edson Arantes do Nascimento.  

“Il re del calcio ci ha lasciato ma la sua eredità non sarà mai dimenticata. Rip Re” il ricordo in un tweet del giocatore del Paris Saint Germain Kylian Mbappé.  

“Le mie più sentite condoglianze a tutto il Brasile, e in particolare alla famiglia del signor Edson Arantes do Nascimento. Un semplice ‘addio’ all’eterno Re Pelé non sarà mai abbastanza per esprimere il dolore che abbraccia in questo momento tutto il mondo del calcio”. Così su Instagram Cristiano Ronaldo. “Un’ispirazione per tanti milioni, un riferimento a ieri, oggi, sempre. L’affetto che hai sempre dimostrato per me è stato ricambiato in ogni momento condiviso, anche a distanza. Non sarà mai dimenticato e la sua memoria resterà per sempre in ognuno di noi amanti del calcio. Riposa in pace Re Pelé”, ha aggiunto il 37enne portoghese, 5 volte pallone d’oro. 

“Una leggenda dello sport. Riposa in pace re Pelé” ha twittato Usain Bolt.  

“Mi dispiace particolarmente per questa grave perdita per il mondo del calcio, che da oggi è un po’ più povero. Ci lascia un campione unico, il più grande nella sua epoca e insieme a Maradona il più grande di sempre” il ricordo all’Adnkronos di Dino Zoff. “Ci siamo incontrati e abbracciati diverse volte – ha aggiunto il capitano dell’Italia campione del mondo nel 1982 – C’è sempre stata cordialità tra di noi, era una persona a modo e per bene” 

“Io sono stato tra i tanti che hanno iniziato a correre dietro ad un pallone per provare a emulare Pelé. La sua scomparsa mi lascia una grande tristezza. Lui rappresenta il gioco del calcio” ha detto all’Adnkronos Antonio Cabrini. “La scomparsa di un mito lascia tutti più poveri – ha aggiunto – Lui e Maradona sono stati i più grandi della storia, ognuno nella sua epoca”. 

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