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Migranti, naufrago Humanity1: “In Libia un incubo, gente venduta come pane”

(Adnkronos) - "Sono stato detenuto in Libia. Ho visto persone morire davanti ai miei occhi". Darius (nome di fantasia) è uno dei 261 migranti a bordo della Humanity1, lo scorso 6 dicembre dal ponte della nave umanitaria ha visto la Guardia costiera libica 'agganciare' una carretta del mare in difficoltà e prendere i migranti a…

(Adnkronos) – “Sono stato detenuto in Libia. Ho visto persone morire davanti ai miei occhi”. Darius (nome di fantasia) è uno dei 261 migranti a bordo della Humanity1, lo scorso 6 dicembre dal ponte della nave umanitaria ha visto la Guardia costiera libica ‘agganciare’ una carretta del mare in difficoltà e prendere i migranti a bordo. 

“I militari libici hanno fermato con la forza un gommone con a bordo circa 50 persone – denuncia Sos Humanity -. Sei persone sono rimaste in acqua a seguito della rischiosa manovra, mentre le altre sono state portate con la forza a bordo della motovedetta e riportate in Libia”. “Qui stavamo urlando – dice adesso Darius dal ponte della Humanity 1 – ma non potevamo fare niente. In quel momento abbiamo capito che i nostri fratelli avrebbero sofferto di nuovo. Sappiamo cosa succede in Libia. Sarà un incubo. Saranno puniti per aver tentato di fuggire. Difficilmente riesci a trovare le parole per spiegare cosa accade laggiù. Vendono la gente come fosse pane”.   

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