(Adnkronos) – “Aderirei a Meritocrazia Italia se mi garantisse di essere al di là di destra e sinistra; essere contro il neoliberismo e la subalternità perenne della patria a Washington e di far valere l’idea di una democrazia reale”. Così risponde il filosofo Diego Fusaro interrogato durante il IV Congresso nazionale di Meritocrazia Italia.
“Riducendo numero dei parlamentari – continua – non si valorizza il merito. Anzi immagino che i parlamentari che restano fuori siano i più meritevoli. L’idea di riduzione si fonda su una fallacia del pensiero: che il risparmio coincida con il merito”. .
“La mia immagine ed analisi dell’Italia muove dal canto VI del Purgatorio: l’immagine del malato che nel suo giaciglio si volta sul lato destro e sinistro per avere sollievo. L’italia è malata, come l’occidente. E la malattia – specifica Fusaro – è il liberismo che è la negazione di ogni merito sulla presunzione della ragione dei mercati e non delle persone. Stiamo vivendo un monopartitismo articolato neo liberale che genera alternanza senza alternativa. Non alternanza. Per scardinare questo sistema vanno sparigliate le carte, va ragionato altrimenti”.