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Meloni e Giambruno, cosa dice la politica Il silenzio di Schlein

(Adnkronos) - Il primo a intervenire è stato Carlo Calenda. Via social. Stesso canale scelto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per l'annuncio della fine della relazione con il padre della figlia, il giornalista Andrea Giambruno. Col passare delle ore arrivano molti altri commenti alla vicenda, con messaggi di solidarietà e vicinanza dalla maggioranza: da…

(Adnkronos) – Il primo a intervenire è stato Carlo Calenda. Via social. Stesso canale scelto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per l’annuncio della fine della relazione con il padre della figlia, il giornalista Andrea Giambruno. Col passare delle ore arrivano molti altri commenti alla vicenda, con messaggi di solidarietà e vicinanza dalla maggioranza: da Matteo Salvini a Antonio Tajani a tutto Fratelli d’Italia. 

Dall’altra parte, ecco le parole di Giuseppe Conte e Angelo Bonelli, oltre a diverse colleghe parlamentari. Silenzio invece dall’altra leader donna: la segretaria del Pd, Elly Schlein. Sulla questione privata della premier nessun commento. Stasera Schlein sarà ad un’iniziativa elettorale a Foggia e i suoi specificano che parlerà di sanità, lavoro, diritto allo studio.  

Dall’opposizione arrivano diversi messaggi di solidarietà alla presidente del Consiglio, specie dalle colleghe. Ma anche critiche. Sulla difesa della famiglia tradizionale, da sempre cavallo di battaglia della destra, oggi irrompe la questione familiare della premier e diversi lo sottolineano. E poi le polemiche sulle trascrizioni dei figli delle famiglie arcobaleno, che sono ancora fresche. “Almeno lasciate in pace le famiglie che vogliono stare insieme”, twitta Alessandro Zan chiudendo il post con il simbolo di un arcobaleno.  

Dice Conte: “Vorrei innanzitutto chiarire che esprimo solidarietà a Giorgia Meloni come persona, come donna e come madre”. Detto questo, aggiunge però il leader M5S, “invito la destra a evitare di elaborare modelli culturali che poi si vogliono imporre a tutti i cittadini”, modelli “impregnati di una ideologia” alla “famiglia del Mulino Bianco” che “si rivelano poco rispettosi delle scelte di vita personali, che poi loro stessi non riescono a tradurre in pratica, data la complessità della vita”.  

Riccardo Magi di Più Europa è più esplicito: “La famiglia tradizionale non esiste, è un feticcio ideologico che nemmeno loro stessi riescono a onorare. Perché a questo punto, la caccia alle streghe fatta da questo governo a qualsiasi forma di famiglia diversa da quella del ‘Mulino Bianco’ appare solo come una grande ipocrisia”.  

Diverso il tono di Calenda che stigmatizza l’uso strumentale, a fini politici, di una vicenda privata. “Tutta questa vicenda è abbastanza sconcia. L’uso strumentale dei fuori onda da parte di reti TV collegate a partiti politici – sottolinea Calenda parlando di Mediaset-, la richiesta assurda che delle frasi (volgari) di Giambruno risponda Meloni. Il tutto con di mezzo una bimba di 7 anni che deve poter fare una vita normale. Io sono un avversario di Meloni ma oggi ha tutta la mia solidarietà. Così in Italia non si produrrà mai nulla tranne il fango, finché il fango non sommergerà tutti e tutto”.  

Si aggiunge Elena Bonetti: “Che si attacchi” Meloni “in questo modo per indebolirla politicamente è disgustoso. Solidarietà a lei e alla sua bambina”. Angelo Bonelli rimarca l’interrogativo su “chi” abbia voluto indebolire la premier: “Visto che tutto questo è partito da Mediaset e non certamente dalle opposizioni, chi e’ che vuole indebolirla e perchè?”. “Parole di vicinanza dalle due europarlamentari Pd, Pina Picierno e Alessandra Moretti: “Diffondere audio del compagno, utilizzare la vita privata per colpirla è stato spregevole e abietto”, scrive la vicepresidente del Parlamento Ue e l’eurodeputata Moretti sottolinea come Merloni abbia agito “in un momento difficile da donna libera”. 

Solidarietà a Meloni anche da Daniela Sbrollini di Italia Viva. “Il gossip su una vicenda privata non è tollerabile, soprattutto quando, in tal modo, vengono messi in luce aspetti poco edificanti delle persone. Ferma restando la netta distinzione tra la sfera privata e la politica, che deve essere assolutamente salvaguardata, e in passato questo non è sempre accaduto, non si può fare a meno di notare l’ipocrisia della destra sul concetto di famiglia”. 

Mentre parlando a Sky il capogruppo di Iv al Senato, Enrico Borghi, osserva: “Non so dire se ci sia una regia politica, non ho elementi, spero che non sia così. Io credo che si debba tornare al principio fondamentale che la vita delle persone, gli aspetti più intimi e delicati debbano rimanere in un ambito separato dalla sfera pubblica ed estremamente riservato. La politica non dovrebbe mai scendere su questo terreno ma restare sulle grandi questioni, Quando la politica scende su questi livelli non è più politica”. 

 

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