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Manovra 2023, Meloni: “Chiara indicazione su priorità nostra azione”

(Adnkronos) - "Abbiamo dovuto definire la manovra finanziaria in pochissimo tempo e ciononostante non abbiamo rinunciato a delineare - attraverso le prime misure - una traiettoria nitida e scelte che danno una chiara indicazione su quelle che saranno le priorità della nostra azione". Così il premier Giorgia Meloni, in un post sui suoi canali social…

(Adnkronos) – “Abbiamo dovuto definire la manovra finanziaria in pochissimo tempo e ciononostante non abbiamo rinunciato a delineare – attraverso le prime misure – una traiettoria nitida e scelte che danno una chiara indicazione su quelle che saranno le priorità della nostra azione”. Così il premier Giorgia Meloni, in un post sui suoi canali social ribadisce i temi della manovra, ricordando “la crescita economica – a partire certamente dalla messa in sicurezza del tessuto produttivo, in particolare in riferimento alla principale delle emergenze che abbiamo di fronte, ovvero il caro energia –, l’attenzione verso chi produce e il rafforzamento del ceto medio, ma anche il sostegno alle fasce sociali più deboli, alla famiglia, alla difesa del potere d’acquisto dei cittadini e ai redditi più bassi”. 

“Molti provvedimenti messi in campo confermano gli impegni che ci eravamo assunti”, scrive Meloni, elencando i punti salienti della legge di bilancio arrivata in Parlamento. “30 miliardi, liberati con la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, sono andati interamente sul caro bollette per sostenere famiglie e imprese. Incremento del 50% dell’assegno unico per i figli nel primo anno di vita del bambino e nei primi tre anni per le famiglie che hanno 3 o più figli. Riduzione al 5% dell’IVA per i prodotti della prima infanzia. 500 milioni per combattere il caro carrello per famiglie più deboli. Rese strutturali le misure in sostegno alle persone con disabilità. Indicizzazione delle pensioni in aiuto degli importi più bassi, partendo da una rivalutazione del 120% alle pensioni minime. Taglio del cuneo fiscale del 2% per i redditi fino a 35.000, aggiungendo un ulteriore 1% di taglio per i redditi fino a 20.000. Innalzamento della tassa piatta per le partite iva con fatturato fino a 85.000. Primo step del ‘Più assumi, meno paghi’. Detassazione dei premi produttività per lavoratori dipendenti”. 

Si tratta sottolinea di “interventi che incarnano una visione sociale, con una grossa attenzione al tessuto economico della Nazione. Molti provvedimenti e risorse sono stati dedicati proprio alle realtà produttive, per ribadire un principio troppe volte messo in discussione in passato e su cui invece questo Governo ha le idee ben chiare: non esiste welfare e non c’è Stato sociale se non c’è a monte chi genera ricchezza”. 

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