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Manovra 2023, governo lavora a ritocchi: maxi emendamento atteso giovedì

(Adnkronos) - Modifiche in arrivo sulla manovra di bilancio con il maxi emendamento del governo atteso per giovedì. La riformulazione delle norme in bilico mira a sciogliere i nodi sul tavolo e procedere spediti all'esame in commissione Bilancio alla Camera.  Intanto la Ragioneria generale dello Stato sta appurando le coperture considerando che il budget totale…

(Adnkronos) – Modifiche in arrivo sulla manovra di bilancio con il maxi emendamento del governo atteso per giovedì. La riformulazione delle norme in bilico mira a sciogliere i nodi sul tavolo e procedere spediti all’esame in commissione Bilancio alla Camera.  

Intanto la Ragioneria generale dello Stato sta appurando le coperture considerando che il budget totale a disposizione per le modifiche è di 700 milioni, 400 a disposizione del Parlamento e 300 dei ministeri. Il voto in commissione è atteso entro domenica, poi il ddl approderebbe in Aula a Montecitorio tra martedì e mercoledì per essere votato prima delle vacanze di Natale. Il provvedimento passerà quindi al voto al Senato nella settimana del 27.  

PENSIONI – Tra le norme sul quale l’accordo sembra vicino quella sul rialzo delle pensioni minime voluta da Forza Italia. Il compromesso verrebbe raggiunto rialzandole a 600 euro per gli over 75 con redditi bassi, vincolando dunque l’incremento all’Isee. Sul fronte pensioni, resta sul tavolo anche l’ipotesi di un incentivo a restare al lavoro per altri due anni a chi è in possesso del requisito contributivo ma non ha raggiunto la soglia anagrafica necessaria per l’anticipo.  

OPZIONE DONNA: Per Opzione donna potrebbe essere innalzato a 60 anni il requisito anagrafico contro lo schema attuale di 58 anni di età e 35 anni di contributi. 

DECONTRIBUZIONI: Potrebbe non decollare l’ipotesi di alzare da 6mila a 8 mila euro il tetto alle decontribuzione per le assunzioni degli under36 presentato da Forza Italia.  

CREDITO IMPOSTA ZES, SUD E AREE TERREMOTATE: Il governo lavora anche alla proposta di modifica per la proroga del credito d’imposta per gli investimenti nelle Zone economiche speciali, il Sud e le aree terremotate con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico. 

POS: Potrebbe scendere a 30, da 60 euro, la soglia entro la quale non si è obbligati ad accettare i pagamenti elettronici.  

BONUS CULTURA 18ENNI: Resterebbe 18app ma con un forte ridimensionamento della platea. Il bonus cultura per i 18enni introdotto dall’allora premier Matteo Renzi vedrebbe una riduzione della platea dei beneficiari legandolo all’Isee, e dunque per i giovani più bisognosi.  

VOUCHER ANCHE PER DISCOTECHE: Estensione dei voucher per le attività lavorative occasionali a discoteche, night-club e simili.  

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