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Manifestazione sindacati a Milano: “Oltre 40mila in piazza”

(Adnkronos) - Si è conclusa la manifestazione unitaria dei sindacati Cgil, Cisl e Uil di Milano. Oltre 40mila, secondo gli organizzatori, i manifestanti scesi in piazza per prendere parte all’iniziativa. Un numero nettamente superiore rispetto alla manifestazione che si è tenuta sabato scorso a Bologna. In questa occasione, sottolineano gli organizzatori, i partecipanti sono arrivati…

(Adnkronos) – Si è conclusa la manifestazione unitaria dei sindacati Cgil, Cisl e Uil di Milano. Oltre 40mila, secondo gli organizzatori, i manifestanti scesi in piazza per prendere parte all’iniziativa. Un numero nettamente superiore rispetto alla manifestazione che si è tenuta sabato scorso a Bologna. In questa occasione, sottolineano gli organizzatori, i partecipanti sono arrivati da tutto il Nord Italia.  

LANDINI – “Io credo che un giovane che rifiuta di lavorare, sottopagato a 1000 euro, fa bene” ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, parlando ai giornalisti alla partenza del corteo di apertura della manifestazione unitaria dei sindacati a Milano. “Un giovane – dice Landini- non può accettare quelle condizioni. E’ ora di smetterla con quest’idea che bisogna accettare qualsiasi tipo di lavoro. Il lavoro deve essere una condizione che permette a chi lo fa di vivere dignitosamente e non di essere sfruttato, non di dovere ringraziare perché ti fanno lavorare. Basta, questa cultura qui l’abbiamo già pagata”. E, osserva, “noi non stiamo semplicemente dicendo che è questo governo ad aver sbagliato, ma che hanno sbagliato tutti governi che hanno precarizzato in questo modo il nostro Paese. Ma siccome loro dicono che sono quelli nuovi, cambino le cose sbagliate e ne discutano con il sindacato”.  

“Proprio ieri si è parlato di denatalità, ma una delle ragioni vere della denatalità è proprio il fatto che non c’è lavoro per le donne e che c’è una precarietà che dà incertezza nel futuro delle persone” sottolinea Landini. Da questo punto di vista, spiega Landini, “il livello di precarietà che c’è in Italia non c’è in nessun altro Paese europeo”. E “quando si parla di scarsa produttività nel nostro Paese si dovrebbe aver presente che questo è frutto della scelta di chi invece di investire sulla qualità e sull’innovazione ha investito sulla riduzione dei diritti e sulla precarietà nel lavoro”. “Dopo 20 anni di questa cultura, di questa teoria -sottolinea- sotto gli occhi di tutti ci sono i problemi che abbiamo di fronte e quindi -conclude- è necessario assolutamente cambiare”. 

BOMBARDIERI – “Ci avete tolto il pane; per le piazze di questo Paese continueremo a darvi fastidio e continueremo a ricordarvi che in questo Paese non va tutto bene” ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, intervenendo dal palco della manifestazione unitaria in corso a Milano. “Noi non ci fermeremo. E non cercate di intimorirci o di fermarci perché non parlate mai di noi in tv. I lavoratori e le lavoratrici continuano a mandare un grido d’allarme e noi lotteremo fino alla fine”.  

“Cara ministra, oggi è morto un cavatore; abbiate la compiacenza di tacere quando parlate di sicurezza e di precariato” dice Bombardieri. Il riferimento è all’incidente sul lavoro avvenuto stamattina in provincia di Lucca, dove un operaio di 55 anni ha perso la vita dopo essere rimasto schiacciato da una latta di marmo in una cava. 

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