(Adnkronos) – “Cinecittà non mai è stata così piena di produzioni seriali, internazionali, italiane e televisive”. L’amministratore delegato Nicola Maccanico guarda con “grande fiducia” al futuro degli Studios di Roma resi celebri nel mondo negli anni ’60 al tempo della cosiddetta “Hollywood sul Tevere”.
“Mi aspetto una Cinecittà sempre piena – ha detto Maccanico nel corso di un incontro con i giornalisti in occasione della Mostra del Cinema di Venezia – e non a caso stiamo lavorando per farla crescere con un progetto ambizioso e preciso di sviluppo. Abbiamo già il tutto esaurito per le produzioni per il primo semestre del 2023, stiamo lavorando per ottenere lo stesso risultato per il secondo semestre del nuovo anno”.
Per Cinecittà, dunque, si è aperta “una nuova era”. Il 2022 fotografa un bilancio di significativa crescita con gli Studi integralmente occupati, una tendenza confermata per la prima parte del 2023. Il 70% delle produzioni è internazionale, e rileva la presenza significativa di coproduzioni. A Cinecittà oggi si girano film, serie, programmi per la tv, documentari, spot. Un’istantanea dinamica che riverbera nei vari generi: i teatri accolgono produzioni delle major e delle piattaforme, cinema d’autore, serialità spettacolare, docu, film indipendenti.
“Fino a un anno e mezzo fa avevamo i teatri di posa pieni tra il 40 e il 50%, e mediamente soprattutto il Teatro 5, e poi con spazi dedicati agli eventi. Oggi, che c’è un mercato cinematografico e dell’audiovisivo in continua crescita, i grandi teatri di posa funzionano a pieno ritmo. I grandi teatri di posa – ha spiegato Maccanico – funzionano se funziona il sistema-Paese. E in questo momento Cinecittà va bene perchè funziona bene il sistema-Paese”. E non è un caso allora, se l’Ad degli Studios romani ipotizza già per il 2022 un ritorno all’utile per i bilanci di Cinecittà, traguardo fissato dal piano industriale per il 2023.
Altro risultato della nuova Cinecittà è l’attrazione di produzioni più grandi e ambiziose. Da qui l’esigenza di ampliamento fisico, di aggiornamento tecnico/tecnologico, e di nuovi teatri con un salto di qualità per contribuire anche allo sviluppo della produzione media italiana. È stato incrementato in modo decisivo il rapporto con i grandi player dell’audiovisivo. Cinecittà ha siglato un contratto strategico con Fremantle che prevede l’affitto continuativo di 6 teatri di posa di Cinecittà per cinque anni, per film e serie tv, italiani e internazionali e nuovi importanti accordi sono stati siglati con i Lumina Studios per 4 teatri siti a Roma Nord per il periodo che servirà alla realizzazione dei nuovi teatri di posa.
Alla componente di maestranze riconosciute internazionalmente composta da artigiani, tecnici, creativi in tutti i reparti, si è aggiunta una decisa spinta tecnologica: il Teatro 6 per riprese virtuali a 360⁰, e il nuovissimo T18, uno smart stage con il ledwall per riprese virtuali più grande d’Europa (dove ha appena finito di girare Angelina Jolie ‘Whitoub Blood’), uno dei più avanzati al mondo, per ricreare ogni tipo di ambiente digitale ad altissima definizione: una tecnologia in uso per le maggiori produzioni americane.
Attualmente i 18 teatri di posa sono pieni per il 70% di “grandi produzioni italiane che guardano al mondo”, ha annunciato Maccanico. Il futuro di Cinecittà è strettamente legato al raggiungimento degli obiettivi del Pnrr, che prevede investimenti per 260 milioni di euro entro il 2026.
“Costruiremo 5 nuovi teatri di posa nella Cinecittà esistente passando da 8mila a 20mila quadrati di superficie. Cercheremo così – ha sottolineato Maccanico di superare uno dei limiti della Cinecittà di oggi, che ha alcuni teatri troppo piccoli per quelle che sono le necessità di oggi, realizzando nuovi spazi di almeno 1.200 mq per produzioni di alto livello e per la serialità. Il primo teatro che costruiremo grazie al Pnrr sarà un teatro da 3.500 mq”.
Il maxi investimento del Pnrr consentirà non solo di ammodernare, ristrutturare e ampliare l’esistente Cinecittà (circa 40 ettari) ma anche di edificare nuove strutture su un nuovo terreno di 31 ettari complessivo grazie ad un pre-accordo con Cassa depositi e prestiti, con il closing previsto in autunno. Verranno costruiti 8 nuovi teatri di posa su 15 ettari, mentre i restanti 16 ettari saranno destinati alle scenografie all’aperto. Entro il giugno 2023 dovrebbero essere assegnate le gare per l’ampliamento dell’attuale Cinecittà.
“Non vediamo l’ora di avere i nuovi spazi per far fronte alla grande domanda in corso – ha concluso Nicola Maccanico – Avere una Cinecittà più grande consentirà anche di fare accordi quadro con i produttori. Appena avremo di nuovi spazi da vendere per i singoli film da produrre potremo ragionare su accordi quadrio. E’ decisivo crescere nel mercato”.
(di Paolo Martini)