(Adnkronos) – “Noi non abbiamo mai brillato alle amministrative, ma non siamo andati mai così male. E questo succede quando l’elettorato è disorientato, non è ben consapevole di quale sia la visione”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, fa un bilancio dopo il voto di domenica scorsa.
Tuttavia, ammonisce, “non possiamo stare nel governo e poi un giorno sì e un giorno no, per imitare Salvini, si attacca il governo”. Quanto alle posizioni assunte da lui stesso in politica estera “stiamo gestendo una guerra in Ucraina provocata dalla Russia – ricorda – che richiede il massimo sforzo diplomatico. Io non credo che sia opportuno assumere decisioni che di fatto disallineano l’Italia dall’alleanza Nato e dell’alleanza europea. Non credo – insiste – sia opportuno mettere nella risoluzione che impegna il presidente del Consiglio ad andare in Consiglio Ue delle frasi o dei contenuti che ci disallineano di fatto dalle nostre alleanze storiche perché l’Italia non è un Paese neutrale, è un Paese che è dentro alleanze storiche da tanto tempo grazie ai nostri padri fondatori”.
Tornando quindi a parlare dei 5 Stelle la convinzione di Di Maio è che “il Movimento debba fare un grande sforzo di democrazia interna. Noi non veniamo da una storia che si è distinta per democrazia interna ma proprio per questo – afferma Di Maio – rispetto anche a un nuovo corso, servirebbero più inclusività, più dibattito interno e anche includere di più persone esterne al Movimento”.
“Non si può dare sempre la colpa agli altri, non si può risalire all’elezione del presidente della Repubblica per dire che le elezioni amministrative sono andate così male. Credo – conclude – che bisogna anche un po’ assumersi delle responsabilità rispetto ad un’autorefenzialità che andrebbe un po’ superata”.