(Adnkronos) – “Il mio futuro? Un problema della società”. Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, dribbla così la domanda sul suo futuro. Il tecnico è legato al club bianconero da un ricco contratto valido fino al 2025. La stagione attuale, condizionata da procedimenti sportivi e vicende extracampo, ‘brilla’ per le prestazioni deludenti della squadra, protagonista di una pessima prova nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter: sconfitta e eliminazione. “Dobbiamo pensare a domani, quello che oggi pensiamo sia tutto nero domani può diventare grigio e così via. Dobbiamo uscire tutti insieme da questo momento. Nonostante i disastri che abbiamo fatto siamo terzi in classifica. Il nostro obiettivo è il secondo posto, migliorerebbe quanto fatto lo scorso anno. Poi penseremo a conquistare la finale ed eventualmente vincere l’Europa League”, dice Allegri alla vigilia della sfida sul campo del Bologna.
Su media e social rimbalzano nomi di potenziali successori. “Il mio futuro? E’ un problema della società. Io sono venuto qui sapendo che era difficile tornare subito a vincere. Io non devo difendermi da nulla, ma lavorare come sempre. Vediamo come concluderemo l’anno, abbiamo ancora la possibilità di fare bene. Nel rispetto dei tifosi io posso solo mettere dentro professionalità, onestà e impegno. Poi le difficoltà nella vita ci sono, faremo di tutto per superarle. Se a fine stagione secondo la società il lavoro non è stato soddisfacente prenderà delle decisioni. Mi sembra una cosa normale”, dice.
“Il momento difficile è ora, non quando ci hanno tolto i 15 punti”, afferma ricordando la penalizzazione cancellata, almeno provvisoriamente. “Tutti noi compresa la società dobbiamo essere un blocco unico, perché abbiamo 35 giorni che sono i più importanti della stagione. Bisogna essere un blocco granitico e parlo a 360 gradi”, aggiunge Allegri.
Allegri, dopo il match con l’Inter, avrebbe dato in escandescenze in un alterco con i dirigenti nerazzurri. “Quando una squadra perde, soprattutto la Juventus, vengono tirate fuori illazioni: la gente ha fantasia e vengono dette cose non vere. Quando le cose non vanno bene, e capiterà ancora anche se uno spera di no, se ne diranno altre. Bisogna fare in modo di non essere la squadra che perde”.