(Adnkronos) – “I tre giorni di test hanno indicato che le forze in campo non si sono stravolte. E’ impossibile pensare che la Red Bull si potesse perdere ma più dei tempi mi fa paura la lucidità con la quale hanno affrontato i test perché Verstappen lo hanno tenuto nascosto, non lo hanno fatto vedere, mentre hanno fatto un lavoro specifico su Perez sapendo che è un po’ l’anello debole della squadra e l’anno scorso ha dimostrato, specialmente in qualifica, di rimanere troppo lontano da Verstappen”. Lo ha detto Ivan Capelli, ex pilota di F1 e nuovo commentatore di Sky, all’Adnkronos sull’avvio del Mondiale di F1 con il Gp del Bahrain.
“L’ultimo giorno dei test hanno fatto dei run da 5 giri, molto corti, facendogli fare un lavoro molto specifico, cercando di adattare la monoposto alle sue caratteristiche di guida e alla fine di questo percorso gli hanno messo tre set di gomme morbide per dargli l’opportunità di arrivare al tempo e capire quello che è il limite della macchina vero, che è un po’ quello che gli manca. Questa lucidità della Red Bull, di sapere sia i punti di forza che i punti deboli, mi spaventa tanto perché non sbaglia un colpo e sta facendo un percorso fatto bene”, ha aggiunto l’ex pilota italiano.
“La Ferrari è sicuramente la prima inseguitrice, vuoi per i tempi e vuoi perché è quasi obbligata ad esserlo. Mi ha fatto specie vedere invece la Mercedes che si è ancora persa verso questo progetto di continuità rispetto all’anno scorso, ma con ancora troppi punti oscuri, al di là del colore della monoposto che è tornato nero, ma il fatto di aver messo anche loro le gomme morbide ad Hamilton, è sintomo del fatto che non sanno dove è la prestazione della macchina e lo vogliono scoprire”, ha aggiunto Capelli.
“C’è poi una confusione abbastanza interessante nel gruppo di mezzo, in cui spicca la voglia, la determinazione e il rinnovato desiderio di essere competitivo da parte di Fernando Alonso. Lui è proprio un animale da corsa. Quando tira giù la visiera, che ci sia la pioggia o il sole, lui va e l’Aston Martin quest’anno è sicuramente la macchina da tener d’occhio perché è quella che ha fatto il salto qualitativo più importante ma soprattutto, cosa non scontata, che un uomo molto vicino ad Adrian Newey è passato dalla Red Bull all’Aston Martin e quindi ha raddrizzato le cose sbagliate e si vede nei tempi”.
Il via del mondiale avverrà domenica nel Gp del Bahrain. “La Ferrari può puntare già a vincere? Analizzando il momento, il lavoro che stanno facendo a casa con i simulatori è basilare dopo aver raccolto i dati per capire cosa raddrizzare nell’assetto, che è quello che manca. Sul fatto che possa vincere la vedo difficile ma che possa dare fastidio si, specialmente in qualifica, e poi forse bisognerà tirare fuori il coniglio dal cilindro e fare quello che l’anno scorso alla Ferrari non è riuscito, vale a dire, magari una strategia che possa mettere in discussione le certezze di Red Bull e prenderli in contropiede. Forse al momento è l’unica alternativa”, ha sottolineato Ivan Capelli.
“Cosa può portare alla Ferrari Vasseur? Si ritrova una macchina già fatta, bisogna dirlo, ma deve portare, cosa che sta già attuando, cambiamenti nella gestione della squadra, nella scelta degli uomini. Ha già cambiato qualcosa nelle strategie che erano sbagliate. E questi cambiamenti sono importanti perché danno sia a Leclerc che a Sainz un fattore positivo, perché trovano qualcuno che dall’altra parte ti ascolta. Binotto, con tutto il rispetto, aveva fatto tutto un percorso di 28 anni in squadra dove conosceva ogni aspetto. Vasseur arriva dall’esterno, ascolta i piloti e tutti e due tendono a tirare l’acqua al proprio mulino. Vasseur ha modo di dare un suo imprimatur, non lo vedremo domani ma tra qualche mese”.
Sul giovane pilota che potrebbe sorprendere in questo mondiale Ivan Capelli punta su Oscar Piastri. “Credo che abbia tutte le qualità per sorprendere. Ha vinto in F3 e F2, sotto pressione è stato capace di gestire momenti critici. Vuol dire avere una certa lucidità. La sua sfortuna è che arriva in una McLaren che sembra ancora un po’ zoppa, non è al momento competitiva. Hanno una coppia molto giovane con Norris che porta tanto entusiasmo ma bisogna vedere se la McLaren è riuscita a trovare il bandolo della matassa o se parte ancora con il freno a mano tirato”, ha proseguito il neo commentatore di Sky.
“Quando un pilota italiano potrà tornare in F1? Giovinazzi è terzo pilota Ferrari. Certo non ci si augura che nè a Leclerc nè a Sainz di dover in emergenza cedergli il sedile, anche se Giovinazzi merita un volante in F1 stabile. Noi abbiamo piloti giovani nelle formule minori che stanno crescendo come Antonelli e questa credo sia una generazione di ragazzi che possono diventare interessanti per le squadre di F1. Purtroppo oggi, come tanto tempo fa, vivono sullo sponsor. E’ un percorso che non si fa come nel calcio. Tanti talenti si sono persi perché dietro non avevano o una famiglia agiata o persone che avessero la lungimiranza di trovare sponsor e supporti economici”, ha aggiunto Capelli.
L’ex pilota ha poi parlato della sua nuova avventura in tv. “Ho iniziato con le telecronache con Tele+ e mi ritrovo adesso nella squadra di Sky con un’altra veste. Farà solo degli studi a Milano quando le gare saranno fatte extra Europa, in 11 Gp sarò coinvolto e mi piace perchè parlo di quello che mi ha coinvolto da sempre, mi fa piacere, mi gratifica poter dare qualcosa in più a chi ascolta”.