(Adnkronos) – ”Non sappiamo quello che succederà in futuro” e la domanda è ”dov’è la comunità internazionale, dove sono i difensori dei diritti umani, dov’è il mondo? Perché non ci vedono? Perché non ascoltano la nostra voce”. Sono queste le domande che, tramite Adnkronos, si pone la palestinese di Gaza Alaa Shatila, 27 anni, attivista di ActionAid Palestina. Bloccata in Egitto, senza la possibilità di rientrare nella Striscia di Gaza, Shatila dice di sentirsi ”molto frustrata”. Lei, che vive nel centro di Gaza City, pensa alla sua famiglia, ai suoi amici che si trovano là e dice di essere ”terrorizzata, preoccupata, nervosa”.
”Con i miei amici sono bloccata in Egitto e non possiamo tornare a Gaza – spiega – Tutto è davvero orribile, non possiamo prevedere quello che potrà accadere, tutto è ignoto”.
Nell’immediato, Alaa pensa alla sua famiglia. ”La mia famiglia e quella dei miei amici sono a Gaza. Stanno scappando da un posto all’altro per cercare di mettersi in salvo”, racconta, sottolineando che ”non posso nemmeno essere sicura che stiano bene”. I suoi familiari, prosegue, ”non hanno elettricità, né Internet e quindi non possiamo metterci in contatto con loro. Non hanno nemmeno l’acqua o i beni di prima necessità”.