(Adnkronos) – “Bisogna dire basta ad aggressioni agli arbitri soprattutto giovani. Ieri c’è stato un caso di un ragazzo in seconda categoria, per un rigore concesso non può interrompere partita per cori razzisti. Io oggi sono Cissé, tutto il calcio e Cissé e deve combattere questa forma di cultura becera che deve essere espulsa dal nostro sistema. Le norme ci sono, quello che serve è una maggiore collaborazione dei protagonisti mondo del calcio e dello sport con sanzioni più forti”. Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina a margine della presentazione del Report dell’Aic ‘Calciatori sotto tiro’ parlando degli insulti razzisti all’arbitro Mamady Cissé, che ha chiuso la partita in anticipo Bessica-Fossalunga, partita valida per il Girone S di Seconda Categoria e abbandonato il campo.
Dopo l’1-1 siglato dagli ospiti su rigore, l’arbitro Cissé della sezione di Treviso avrebbe ricevuto un’offesa da uno spettatore e, senza nemmeno avvisare i capitani, ha fischiato la fine in anticipo dirigendosi negli spogliatoi. La decisione del fischietto della Sezione Aia di Treviso, originario della Guinea, sarebbe stata dettata da un insulto di discriminazione razziale che uno spettatore gli avrebbe rivolto dagli spalti poco dopo il pareggio, su rigore, siglato dal Fossalunga. Il Bessica invece si era portato in vantaggio all’84esimo minuto. Sull’esito della gara ed eventuali sanzioni, si attende di conoscere il contenuto del referto e la decisione del Giudice sportivo provinciale di Treviso.