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Infortuni, Rizzetto (FdI): “Decalogo Confsal su sicurezza Io lo firmo”

(Adnkronos) - “Un decalogo di operazioni che alla politica vengono fornite e che la politica deve necessariamente tenere in buon conto. Faccio un gesto per me simbolico: firmo il vostro decalogo e questa firma non è scontata. Di questi punti si occuperà la commissione lavoro e su questi punti io penso, spero e ritengo che…

(Adnkronos) – “Un decalogo di operazioni che alla politica vengono fornite e che la politica deve necessariamente tenere in buon conto. Faccio un gesto per me simbolico: firmo il vostro decalogo e questa firma non è scontata. Di questi punti si occuperà la commissione lavoro e su questi punti io penso, spero e ritengo che tutti i commissari, non solo il presidente, se ne prenderanno carico”. Così il presidente della commissione Lavoro pubblico e privato della Camera, Walter Rizzetto, intervenendo al meeting “Safety Confsal” che si è svolto oggi a Bologna, durante il quale ha sottoscritto il ‘Decalogo della sicurezza per la prevenzione partecipata’ proposto da Confsal, apponendo la propria firma sulle proposte della Confederazione. 

“In seno alla scorsa legislatura la prima proposta di legge che ho presentato come primo firmatario è l’obbligatorietà dell’introduzione dell’insegnamento del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro nelle scuole secondarie di secondo grado, perché la prevenzione parte da lì”, spiega Rizzetto che prosegue: “La formazione e la diffusione della cultura del lavoro rispetto alle condizioni di sicurezza resta fondamentale ed è per quello che ho presentato questa proposta di legge che spero si calendarizzare quanto prima”. Ma occorre lavorare anche all’interno dell’azienda, secondo Rizzetto: “Serve accrescere non soltanto in termini numerici ma anche in formazione i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, per creare attraverso queste figure un percorso di prevenzione partecipata e collegiale. È soltanto con questo tipo di diffusione, all’interno delle aziende che noi riusciamo a fare un passo in più”. 

“Con le leggi che abbiamo in essere oggi rispetto alla sicurezza sul lavoro, noi molto spesso reprimiamo ma non andiamo a formare. Io vorrei reprimere, certo, ma vorrei molto prima andare a formare i datori di lavoro, i lavoratori e tutto coloro che si occupano di lavoro”, conclude. 

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