(Adnkronos) – “Nonostante i provvedimenti presi l’Inail ci dice che gli infortuni sul lavoro sono aumentati, servono quindi misure più efficaci”. Così Angelo Raffaele Margiotta, il segretario generale della Confsal in occasione del meeting “Safety Confsal” che si è svolto oggi a Bologna durante la fiera “Ambiente Lavoro”. La Confederazione Generale Sindacati Autonomi dei Lavoratori rilancia da Bologna le proprie proposte per combattere una delle principali piaghe del nostro paese: gli infortuni e le morti sul lavoro. I numeri, secondo i dati forniti dall’Inail, spiegano come infortuni, morti e malattie professionali continuino a crescere. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate nei primi nove mesi del 2022 sono state 536.002 (+35,2% rispetto allo stesso periodo del 2021), con il dato ormai consolidato dal 2015 di 3 morti al giorno. Costi sociali e grande dolore per i famigliari, ma anche economici per lo Stato, visto che il costo di morti, malattie professionali e infortuni è stimato nel 6,3% del Pil.
“La nostra proposta è agire soprattutto dal lato della prevenzione – continua Margiotta – perché è meglio prevenire piuttosto che punire. Per far questo servono risorse importanti ricordando che tutto quello che noi mettiamo nella prevenzione per la sicurezza non è un costo ma un investimento a fronte degli enormi costi sociali ed economici cui ogni anno andiamo incontro con questa piaga cronica e storica degli infortuni. Bisogna – aggiunge – investire risorse per moltiplicare le figure professionali e tecniche che possano aiutare nella prevenzione e nella consulenza e che tutto possa essere coordinato da una agenzia nazionale, che noi chiamiamo ‘Polo unico’, nel quale abbia un ruolo importante anche l’Inail.”
Da qui il ‘Decalogo della sicurezza per la prevenzione partecipata’: dieci proposte che Confsal ribadisce da Bologna. “Il rispetto acritico e rigido di norme spesso non conosciute – osserva il Segretario Generale Confsal – non sviluppa senso di coinvolgimento e collaborazione tra lavoratori e figure aziendali. Volendo agire prima dobbiamo far sì che a questo sforzo per la prevenzione possano partecipare tutti gli attori, ad iniziare dai datori di lavoro ma con il coinvolgimento, la partecipazione, la consapevolezza e l’informazione dei lavoratori. A tal fine chiediamo che vengano promossi e adottati semplici sistemi di gestione della sicurezza che le ricerche mostrano essere un antidoto molto efficace”, conclude Margiotta.