(Adnkronos) – Dopo “otto ore” di colloqui a Bruxelles tra il presidente serbo Aleksandar Vucic e il premier kosovaro Albin Kurti, le parti “non hanno concordato una soluzione oggi” alla cosiddetta ‘guerra delle targhe’, che sta provocando gravi tensioni nella parte nord del Kosovo. Lo dice l’Alto Rappresentante Ue Josep Borrell, al Seae a Bruxelles al termine dell’incontro. Il “fallimento dei colloqui”, aggiunge, porta una “importante responsabilità” per le “violenze” che potrebbero scatenarsi nell’area nei prossimi giorni, se le autorità kosovare cominciassero davvero, come hanno annunciato, a multare le auto del Nord Kosovo non reimmatricolate con targa kosovara.
La “proposta avanzata” dall’Ue nel corso dei colloqui di oggi, nota Borrell, avrebbe consentito di evitare una “situazione rischiosa”. Il presidente serbo “l’ha accettata”, ma Kurti “purtroppo no”. Malgrado sia stata respinta, “mi aspetto che il Kosovo sospenda immediatamente qualsiasi ulteriore passo relativo alla registrazione dei veicoli nel Kosovo del Nord” e che la Serbia “sospenda l’emissione di nuove targhe”. Questo “darebbe tempo per trovare una soluzione”, pertanto “chiedo alle due parti di attuare queste due richieste”.
La ‘guerra delle targhe’, ricorda Borrell, va avanti da tempo e “adesso è anche peggio di agosto”, quando l’Alto Rappresentante dovette rientrare a Bruxelles per far dialogare Belgrado e Pristina. “Il vero problema – continua – è la normalizzazione delle relazioni” tra i due Paesi, perché “le radici della crisi vanno ben oltre la questione delle targhe. Ci aspettiamo che Kurti e Vucic dimostrino leadership, perché possano avanzare” nel percorso di integrazione nell’Ue, conclude.