(Adnkronos) – Il vaccino sperimentale contro il virus respiratorio sinciziale (Rvs) per anziani di Gsk mostra una riduzione del 94,1% della malattia grave e un’efficacia complessiva dell’82,6%. Sono questi alcuni risultati dello studio di fase III sul candidato vaccino RsvPreF3 OA per adulti di età pari o superiore ai 60 anni, annunciati oggi da GlaxoSmithKline e che verranno presentati alla IDWeek 2022, principale evento annuale negli Usa sulle malattie infettive.
Dallo studio randomizzato, controllato con placebo, in cieco, che ha coinvolto circa 25mila partecipanti di 17 Paesi – riferisce l’azienda britannica in una nota – emerge che nei partecipanti con comorbidità preesistenti, come condizioni cardiorespiratorie ed endocrinometaboliche sottostanti, l’efficacia di una singola dose del vaccino sperimentale adiuvato è stata del 94,6%, e del 93,8% negli anziani di età compresa tra 70 e 79 anni. L’efficacia è stata confermata per entrambi i ceppi Rsv-A e Rsv-B.
“Si tratta di risultati davvero eccezionali, dato che oggi l’Rsv rimane una delle principali malattie infettive senza vaccino, nonostante oltre 60 anni di ricerca – è il commento di Tony Wood, Chief Scientific Officer di Gsk – Riteniamo che, con l’elevata efficacia del vaccino dimostrata in questo studio cardine, il nostro candidato vaccino ha il potenziale per aiutare a ridurre il significativo carico globale della malattia associata a Rsv negli anziani, compresi quelli a maggior rischio di esiti gravi a causa della loro età o comorbilità sottostanti.
Il virus respiratorio sinciziale è molto diffuso e contagioso, ricorda la nota: provoca oltre 420.000 ricoveri ogni anno e 29.000 decessi tra gli adulti dei Paesi industrializzati. E’ una delle principali malattie infettive rimaste per la quale attualmente non sono disponibili vaccini o cure specifiche. I soggetti più a rischio sono gli anziani, a causa del declino dell’immunità correlato all’età. Inoltre, l’Rsv può esacerbare condizioni tra cui Bpco, asma e insufficienza cardiaca cronica, oltre a portare a esiti gravi, come polmonite, ospedalizzazione e morte.
Lo studio di Fase III fa parte di un programma completo di generazione di evidenze cliniche Rvs condotto da Gsk, che continuerà a valutare un programma annuale di rivaccinazione e una protezione a lungo termine su più stagioni dopo una dose del candidato vaccino Rsv.
Il vaccino – conclude l’azienda – è stato ben tollerato, con un profilo di sicurezza favorevole. Gli eventi avversi sollecitati osservati sono stati tipicamente da lievi a moderati e transitori. I più frequenti: dolore al sito di iniezione, affaticamento, mialgia e mal di testa. Le domande di registrazione basate sui dati di fase III sono previste nella seconda metà del 2022.