(Adnkronos) – Tabulati telefonici, ogni telecamera della zona e poi eventuali testimonianze. I carabinieri del nucleo Investigativo di Milano, insieme ai militari di Rho, sono al lavoro per scandagliare e ricostruire le ultime ore – tra sabato sera e domenica mattina – in cui è scomparsa Giulia Tramontano, la 29enne residente a Senago incinta di sette mesi. Nel ‘volantino’ di ricerca diramato dalla famiglia la scomparsa risale alle “21.30” del 28 maggio, da allora “nessuno l’ha vista e il suo cellulare risulta spento”. La denuncia sporta dal fidanzato Alessandro Impagnatiello risale, invece, a domenica pomeriggio, quando rientra dal suo lavoro di barman in un noto albergo di lusso in centro di Milano.
Proprio sabato sera potrebbe esserci stata una forte discussione tra la coppia, in crisi per la presenza di un’altra donna, una storia parallela di cui la 29enne sarebbe venuta a conoscenza “un po’ prima” rispetto alla scomparsa e di cui avrebbe messo a conoscenza persone fidate. Dalle indagini, coordinate dall’aggiunto di Milano Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, le due donne si sarebbero viste proprio quel giorno, di certo c’è un messaggio inviato la sera a un’amica in cui la giovane si dice “turbata”.
A tre giorni dalla denuncia di scomparsa, nonostante l’impiego di uomini e anche di un elicottero, non c’è traccia della 29enne. “Se non abbiamo ancora trovato Giulia è perché non ho fatto abbastanza. Vi chiedo di fare ancora uno sforzo” scrive sui social la sorella Chiara.