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Gas, Putin sfida l’Europa: “Pronti a fornire risorse anche subito”

(Adnkronos) - L'aumento dei prezzi dell'energia non è legato all'operazione militare speciale in Ucraina ma alle "le politiche dell'Occidente". La Russia è pronta a fornire risorse energetiche all'Europa, anche questo autunno e inverno, ha affermato ricordando che "la palla è dalla loro parte". Così il presidente russo Vladimir Putin sfida l'Ue intervenendo alla quinta edizione…

(Adnkronos) – L’aumento dei prezzi dell’energia non è legato all’operazione militare speciale in Ucraina ma alle “le politiche dell’Occidente”. La Russia è pronta a fornire risorse energetiche all’Europa, anche questo autunno e inverno, ha affermato ricordando che “la palla è dalla loro parte”. Così il presidente russo Vladimir Putin sfida l’Ue intervenendo alla quinta edizione del Russian Energy Week International Forum. 

”La Russia manterrà la produzione di petrolio al livello attuale fino al 2025″, ha affermato Putin senza menzionare le perdite all’oleodotto che attraverso la Polonia porta il petrolio dalla Russia all’Europa. 

E’ in corso una crisi acuta dell’economia mondiale e del settore dei combustibili e dell’energia, ha affermato Putin, denunciando come causa “l’instabilità dei prezzi, gli squilibri del mercato e le azioni sovversive di singoli attori del mercato guidati dalle loro ambizioni geopolitiche”.  

Il Presidente russo ha quindi sollecitato una comunicazione diretta e aperta. “Gli europei fanno scorte di legna per l’inverno, come nel medioevo” e la Russia, ha aggiunto, non è per questo da biasimare.  

Parlando quindi dei danni ai due gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico, il leader del Cremlino si è detto certo “che si sia trattato di un atto di terrorismo internazionale”. Si tratta di ”un precedente pericoloso”, ha scandito puntando il dito contro “coloro che sono dietro questo atto” e che “vogliono tagliare i rapporti tra l’Europa e la Federazione russa”. 

Putin ha quindi accusato le forze speciali dell’Ucraina di essere responsabili dell’attacco di sabato contro il ponte di Kerch che collega la Crimea alla Russia. “Il regime di Kiev usa da molto tempo metodi terroristici: organizza omicidi politici, pulizie etniche, massacri di civili. Poi lo pubblicano loro stessi su Internet”. 

 

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