(Adnkronos) – “L’uso o la minaccia di uso di armi nucleari è inammissibile”. E’ quanto si legge nella dichiarazione finale del G20 di Bali, in Indonesia. “La risoluzione pacifica dei conflitti – si legge ancora – gli sforzi per affrontare le crisi, così come la diplomazia e il dialogo, sono vitali. L’era di oggi non deve essere di guerra”.
“Gran parte dei membri” del G20 “condanna fermamente la guerra in Ucraina”, si legge ancora nella dichiarazione finale del summit. Nel documento viene anche rimarcato come il conflitto in Ucraina stia minando l’economia globale.
Nella dichiarazione si sottolinea come la guerra in Ucraina stia “causando immense sofferenze umane e esacerbando le fragilità esistenti nell’economia globale – limitando la crescita, aumentando l’inflazione, interrompendo le catene di approvvigionamento, aumentando l’insicurezza energetica e alimentare ed elevando i rischi per la stabilità finanziaria. Esistono altri punti di vista e diverse valutazioni della situazione e delle sanzioni – viene inoltre precisato -. Riconoscendo che il G20 non è la sede per risolvere le questioni di sicurezza”, viene rimarcato come “le questioni di sicurezza possono avere conseguenze significative per l’economia globale”.
Terminata l’ultima sessione del G20 a Bali, sulla transizione digitale, il presidente indonesiano Joko Widodo ha passato ‘simbolicamente’ il testimone del G20 – rappresentato da un piccolo martello in legno con cui si dà il via alle sessioni di lavoro – al primo ministro indiano Narendra Modi, tra gli applausi dei presenti.