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Federica Pellegrini: “Arianna Fontana non deve mollare il tricolore”

(Adnkronos) - "Ho letto che Arianna Fontana vorrebbe andare a gareggiare per gli Usa: l'unico consiglio che le posso dare è che farebbe un grossissimo errore. La bandiera è quella che ti senti, non è quella che ti scegli in un momento di difficoltà. E' anche giusto che un'atleta del suo spicco abbia un aiuto…

(Adnkronos) – “Ho letto che Arianna Fontana vorrebbe andare a gareggiare per gli Usa: l’unico consiglio che le posso dare è che farebbe un grossissimo errore. La bandiera è quella che ti senti, non è quella che ti scegli in un momento di difficoltà. E’ anche giusto che un’atleta del suo spicco abbia un aiuto ragionevole da parte della sua federazione: ma la bandiera non la deve mollare”. Lo dice la campionessa del nuoto azzurro Federica Pellegrini all’Adnkronos, intervenendo sullo scontro tra Arianna Fontana e la Federghiaccio.  

“Quello che viene fuori sui giornali è solo la punta dell’iceberg, come al solito, lo dico per esperienza personale: soprattutto all’inizio della mia carriera anch’io ho avuto problemi con la mia federazione e so che è solo la punta dell’iceberg. Tutto il resto è talmente tecnico… lo leggiamo solo sui giornali, secondo me non abbiamo il quadro completo su richieste o su quello che vogliono entrambe le parti, quindi non so rispondere se sia una questione più tecnica o più personale. Non so se effettivamente le richieste di Arianna siano troppo o se invece dall’altra parte c’è un muro invalicabile”.  

Da membro Cio, Pellegrini si esprime sull’ipotesi di boicottaggio ucraino ai Giochi di Parigi 2024 in caso di partecipazione di atleti russi e bielorussi. “Non so se sia realistico o meno che gli ucraini non partecipino, comunque il Cio è a un bivio importante: se riammettere russi e bielorussi che non si sono esposti a favore della guerra o se continuare così. Sicuramente una decisione scontenterà comunque qualcuno ma Thomas Bach è pronto a tutte le conseguenze che verranno” 

Però è anche “logico che, dal punto di vista esclusivamente degli atleti, continuare a non permettere ad atleti che non si sono esposti a favore della guerra, che viene fatta dai governi e non da loro, da questo momento in poi sarebbe difficile da spiegare. Stiamo aspettando anche noi una decisione, e comunque c’è sempre una guerra in atto”, ha aggiunto l’ex campionessa del nuoto azzurro. 

 

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