(Adnkronos) – “Da Monza arriva la spinta decisiva per gli ultimi giorni di campagna elettorale. Dai sindaci che vincono in tutte le circostanze arriverà la spinta finale per il recupero e la vittoria alle elezioni”. Matteo Ricci, il coordinatore dei sindaci del Pd, è uno dei protagonisti de ‘I Comuni per l’Italia’, l’evento che il Pd ha organizzato domenica a Monza con centinaia di sindaci e amministratori progressisti provenienti da tutta Italia.
Insieme a Enrico Letta sul palco si alterneranno primi cittadini come Damiano Coletta, sindaco di Latina; Dario Nardella, sindaco di Firenze e Presidente di Eurocities; Matteo Lepore, sindaco di Bologna; Antonio Decaro, sindaco di Bari e Presidente Nazionale Anci; Giorgio Gori, sindaco di Bergamo; Stefano Lorusso, sindaco di Torino; Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona; Roberto Gualtieri, sindaco di Roma; Beppe Sala, sindaco di Milano, tra gli altri.
“Quella di Monza è la piazza del buon governo. I sindaci progressisti e riformisti rappresentano il 70% dei sindaci d’Italia, oltre 5mila comuni italiani sono governati da sindaci con una impronta riformista e progressista -spiega Ricci all’Adnkronos-. Sono espressione di una energia straordinaria che mettiamo in campo per questi ultimi giorni di campagna elettorale attorno a Letta per vincere. Sarà la piazza della riscossa”.
(Adnkronos) – A proposito di piazze, la ‘location’ di Monza non è stata scelta a caso, vero? “Monza è uno di quei comuni dove sembrava impossibile vincere, e invece abbiamo vinto, Come, nell’ultima tornata elettorale, in quelle città che abbiamo strappato alla destra. Per questo parlo di una piazza della riscossa. Solo sostenendo il Pd potrà vincere un’idea di Italia democratica e progressista”, sottolinea il sindaco di Pesaro.
Perché l’evento dei sindaci si tiene in contemporanea al raduno della Lega a Pontida “Al folklore di Pontida noi contrapponiamo la concretezza dei valori e del buon governo locale -risponde Ricci-. In particolare al nord dove tantissimi lavoratori, artigiani, imprenditori faranno pagare alla Lega e alla destra in generale la responsabilità di aver fatto cadere il governo Draghi indebolendo l’Italia in un momento delicatissimo come questo a causa della guerra e dell’inflazione”.