(Adnkronos) – Marzo 2018: al quartier generale del M5S allestito presso l’Hotel Parco dei Principi di Roma, lei attendeva da capo politico il risultato delle elezioni. Tra i presenti anche Giuseppe Conte, oggi suo avversario. Cosa è cambiato da quella notte? “Allora rispettavamo due principi: tenere unita la comunità del Movimento, anche quando la si pensava diversamente – tant’è vero che io, Di Battista, Fico, eravamo tutti nella stessa comunità – e portare il M5S al governo dopo aver raccolto le istanze dei cittadini. Questi due capisaldi sono stati traditi quando Conte ha cominciato a disgregare il M5S e quando soprattutto ha cominciato a far cadere i governi, come ha fatto con Draghi. Questo segna una sostanziale differenza tra il M5S e il partito di Conte”. Lo racconta Luigi Di Maio, leader di Impegno Civico e ministro degli Esteri, in un’intervista all’Adnkronos.
Cosa direbbe oggi a Grillo? “In questo momento il vero tema è che dobbiamo portare avanti le battaglie. Voglio bene a Beppe ma penso a cosa devo dire agli italiani. E quello che posso dire è: fidatevi di me, perché come ho fatto il reddito di cittadinanza e il taglio dei parlamentari, farò anche il taglia-bollette e difenderò il reddito. L’ho messo in chiaro con la coalizione e tutta la coalizione sostiene le mie proposte”.
L’abbiamo già vista ‘volare’ alla trattoria Nennella di Napoli, sollevato dai camerieri: cosa è disposto a fare, invece, se il suo partito supera il 3% alle elezioni di domenica “Al di là di questa politica bacchettona che ha passato il tempo a criticare Nennella senza sapere nemmeno cosa sia e al di là dell’affetto del mio popolo, quello che voglio dire è che andare ben oltre il 3% è il nostro obiettivo. Ce la metteremo tutta, poi decideranno gli italiani”, dice Luigi Di Maio.
MELONI – Italia modello Ungheria con la Meloni al governo? “Secondo me, con la Meloni potremmo avere un problema di sicurezza economica. Loro non hanno una ricetta contro la crisi del gas. Questo è un problema, perché così ci portano a sbattere. Con Impegno Civico in coalizione, noi abbiamo un piano sul gas che passa per tre punti: tetto massimo al prezzo del gas, azzeramento Iva sui prodotti di prima necessità e il decreto taglia bollette che pagherà circa l’80% delle bollette alle famiglie italiane in difficoltà e alle imprese”. “Se c’è un modello Orban, è quello che perde i fondi europei: sono preoccupato anche per questo, perché un governo Meloni ci isolerebbe in Europa”, l’allarme del titolare della Farnesina.
UCRAINA – Annunciando i referendum per annettere le regioni ucraine occupate, “Mosca continua a isolarsi sempre di più. E’ plasticamente visibile che ormai anche quelli che dovevano essere i suoi sodali a livello internazionale, stanno incoraggiando Putin a fermare questa guerra, ma lui non ha nessuna intenzione di fermarla. Per l’Italia i referendum sono totalmente illegali e non verranno riconosciuti”.