(Adnkronos) – Non una notte dei lunghi coltelli, ma una giornata intera scandita dai continui rinvii della riunione della Direzione, chiamata ad approvare le liste del Pd per le prossime elezioni. Poi, comunque dopo la mezzanotte, il via libera (tre voti contrari e cinque astenuti), con conferme, new entry, esclusioni e rinunce che portano dietro di sé l’inevitabile strascico di polemiche. Tanto che Base riformista, la componente che fa capo al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, decide di non partecipare al voto, dopo la decisione di cassare il nome di Luca Lotti, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio con premier Matteo Renzi.
C’è anche chi tra le candidature viene inserito ma decide comunque di farsi da parte. Solo in extremis accetta Monica Cirinnà, responsabile Diritti del partito, destinata al collegio senatoriale di Roma 4, comprendente anche il comune di Fiumicino, guidato dal marito Esterino Montino. Rinuncia invece Federico Conte, deputato uscente di Leu, inserito nella lista proporzionale del secondo collegio della Campania dietro l’ex segretaria della Cgil, Susanna Camusso. No anche da Alessia Morani, cui era stato assegnato il collegio uninominale di Pesaro per la Camera e il terzo posto nella lista proporzionale. Il costituzionalista Stefano Ceccanti, al quarto posto nel listino del plurinominale Toscana 3, ha annunciato invece spiegazioni per oggi, dopo che già ieri sera aveva smentito la notizia relativa alla sua collocazione.
Lascia invece la Toscana il segretario del partito, Enrico Letta, che oltre a guidare le liste proporzionali in Veneto e Lombardia, si cimenterà nel collegio uninominale della Camera di Vicenza. A Padova sarà in corsa Alessandro Zan, ‘padre’ della controversa proposta di legge contro l’omotransfobia, mentre a Verona scenderà in campo Alessia Rotta. A guidare la lista proporzionale del Senato nel collegio plurinominale che comprende le tre province sarà invece l’ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin, schierata anche in Piemonte come numero tre nel primo collegio plurinominale, davanti a Francesco Verducci e dietro Anna Rossomando e Andrea Giorgis. Quest’ultimo sarà anche nel collegio uninominale di Torino.
Enrico Borghi, ora a Montecitorio, sarà invece capolista nell’altro collegio plurinominale. Alla Camera, nella prima circoscrizione, la capogruppo Debora Serracchiani sarà capolista nel primo collegio proporzionale, l’ex ct della nazionale di pallavolo e ora responsabile Sport del partito, Mauro Berruto, nel secondo. Riccardo Magi, invece, presidente di Più Europa, si presenterà nel collegio uninominale di Torino 1. Nell’altra circoscrizione, capolista saranno il capogruppo di Leu alla Camera, Federico Fornaro, e Chiara Gribaudo.
Tris di capolista donne nel proporzionale alla Camera in Toscana: Anna Ascani, Laura Boldrini e Simona Bonafè, con la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, Caterina Bini, numero tre in due liste e in campo nel collegio uninominale di Prato. Nel maggioritario, a Grosseto-Siena, l’ex presidente della Regione, Enrico Rossi, mentre a Pisa dovrebbe andare il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni.
Al Senato, il presidente della commissione Affari costituzionali, Dario Parrini, guiderà la lista proporzionale, mentre Andrea Marcucci, capogruppo a palazzo Madama fino all’arrivo di Letta alla segreteria, sarà candidato nel collegio di Livorno e non in quello di Lucca.
In Campania, oltre alla candidatura già ricordata di Camusso e a quella rifiutata di Federico Conte, il ministro della Salute, Roberto Speranza, Stefano Graziano e Piero De Luca, saranno capilista nel proporzionale nei collegi due, tre e quattro della Camera, mentre nel primo del Senato correranno, nell’ordine, Dario Franceschini, Valeria Valente, presiedente della commissione parlamentare sul femminicidio, e Vincenzo Amendola, sottosegretario per le Politiche europee.
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, sarà capolista nel primo collegio proporzionale della prima circoscrizione, seguito dell’ex ministra della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, capolista invece nel collegio Viterbo-Rieti della seconda circoscrizione, dove a guidare il Pd nel territorio di Frosinone-Latina ci sarà invece Matteo Orfini. Michela De Biase sarà invece capolista nel secondo collegio della prima circoscrizione sempre del Lazio.
Al Senato, collegio uninominale di Roma centro per Emma Bonino, il terzo per Filippo Sensi (destinatario nei giorni scorsi di un tweet di sostegno da parte di Patrick Zaki), numero tre nella lista proporzionale del secondo collegio guidata dal segretario regionale, Bruno Astorre, seguito dall’ex segretaria della Cisl Annamaria Furlan. Nell’altro collegio capolista sarà invece Cecilia D’Elia, deputata uscente del collegio uninominale Roma centro, in passato appannaggio di Paolo Gentiloni e Roberto Gualtieri. Stavolta correrà Paolo Ciani, leader dell’associazione Demos. Collegio numero quattro invece per Roberto Morassut.
Nonostante le polemiche dei giorni scorsi, confermata la candidatura nel collegio maggioritario del Senato di Bologna per Pier Ferdinando Casini, mentre l’ex sindaco della città felsinea, Virginio Merola, correrà in quello della Camera.
L’economista Carlo Cottarelli guiderà la lista proporzionale in Lombardia per il Senato, il microbiologo Andrea Crisanti, new entry dell’ultima ora, quella per la circoscrizione Europa per il voto degli italiani all’estero.
Tra tante conferme, infine, da segnalare la scelta anche della linea verde, con la decisione di Letta di indicare gli under 35 Rachele Scarpa, Caterina Cerroni, Raffaele La Regina e Marco Sarracino come capilista in Veneto, Molise, Basilicata e Campania.